Punto.com chiude. Salon pure?

Punto.com chiude. Salon pure?

Il nuovo editore di Punto.com decide tra le polemiche di non foraggiare ulteriormente uno dei netpaper italiani più seguiti e apprezzati. Salon, intanto, sembra davvero vicino alla chiusura. Un virus implacabile?
Il nuovo editore di Punto.com decide tra le polemiche di non foraggiare ulteriormente uno dei netpaper italiani più seguiti e apprezzati. Salon, intanto, sembra davvero vicino alla chiusura. Un virus implacabile?


Roma – Settimane tristi e dure queste per l’editoria on e off line. Dopo il drastico ridimensionamento di CWW.it, un tempo sito specializzato del network di Affari Italiani che ha tentato e fallito l’avventura dell’informazione a pagamento, arriva la conferma della già temuta chiusura di Punto.com.

Punto.com, quotidiano della comunicazione che aveva saputo fondere rete e carta, ora sul proprio sito non lascia molto spazio alle speranze dei tanti che fin dal febbraio 2001 hanno seguito le sue molteplici offerte informative. Sull’edizione cartacea la chiusura è ufficialmente attribuita all’inattesa contrazione dei ricavi pubblicitari. Non tutti credono però a quelle motivazioni. Su Quinto Stato un interessante intervento dell'”ex” Marco Barbieri disegna uno spaccato della vicenda del “netpaper” che tanti consensi aveva saputo raccogliere. “Amarezza” è stata espressa per la chiusura di Punto.com dal sindacato dei giornalisti e da altre associazioni professionali.

Ma a far rumore in queste ore non è solo l’editoria online italiana perché sull’orlo della chiusura sarebbe anche Salon.com , magazine online di grande richiamo e di enorme celebrità che ha al suo attivo la bellezza di 47.300 sottoscrittori, utenti cioè che pagano per leggere gli articoli pubblicati su web.

Salon, probabilmente la prima tra le ezine più celebri e pioniere della rete a tentare la via dell’informazione online per abbonamento, non è più in grado di pagare l’affitto della propria sede né le utenze. La sua situazione finanziaria, così come è stata presentata alla Securities and Exchange Commission statunitense, è desolante al punto che si teme che con marzo Salon abbandonerà le pubblicazioni e il suo folto pubblico.

Non stiamo parlando di bruscolini: negli ultimi tre mesi del 2002 Salon ha perso qualcosa come 1,2 milioni di dollari, portando il suo rosso addirittura a 81 milioni di dollari…

Una situazione che, proprio in virtù delle decine di migliaia di abbonati conquistati dall’azienda, è destinata a imporre nuove riflessioni a molte iniziative editoriali condotte online.

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Pubblicato il
18 feb 2003
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