Android bussa alla porta di casa

Android bussa alla porta di casa

In attesa di sapere quali saranno le gerarchie in casa Google con l'arrivo di Chrome OS, il sistema operativo nato sugli smartphone viene proposto come anima di nuovi dispositivi per le abitazioni
In attesa di sapere quali saranno le gerarchie in casa Google con l'arrivo di Chrome OS, il sistema operativo nato sugli smartphone viene proposto come anima di nuovi dispositivi per le abitazioni

A breve Acer mostrerà a tutti la duttilità e la versatilità di Android, il sistema operativo di Google che si appresta al battesimo nel settore netbook. Nel mentre, dopo aver ampiamente dimostrato le proprie capacità sugli smartphone , il prossimo territorio di conquista del sistema operativo di BigG è l’ambiente domestico, per il quale verranno realizzati dispositivi specifici il cui compito sarà quello di organizzare la vita quotidiana.

A svelare il futuro della piattaforma di Google è l’azienda californiana Touch Revolution, partner del colosso di Mountain View per il progetto Android: secondo quanto dichiarato dall’azienda, alcuni produttori noti a livello internazionale starebbero per introdurre alcuni dispositivi pensati per l’utilizzo casalingo basati proprio sulle potenzialità del duttile sistema operativo.

Secondo quanto si evince dalle dichiarazioni di Touch Revolution, tre saranno le tipologie di dispositivi a cui si starebbe lavorando: ovvero dispositivi in grado di controllare le apparecchiature elettroniche di casa, media center per l’intrattenimento domestico e telefoni casalinghi, meglio noti come cordless. In particolare, con questi dispositivi sarà possibile effettuare operazioni come controllare le luci di casa, avviare elettrodomestici o controllare la temperatura. Com’è facilmente intuibile, ogni dispositivo sarà dotato di un display touch screen in grado di sfruttare al meglio le potenzialità di Android.

Secondo quanto dichiarato dall’azienda, il vero punto di forza di dispositivi del genere risiede nell’avere a disposizione un sistema in grado di essere esteso: per esempio, basta il giusto software per trasformare il media center in un photo frame, senza contare il crescente mercato di applicazioni basate su piattaforma Android sviluppate per il marketplace di Google.

In tal senso l’espandersi della piattaforma a dispositivi diversi dagli smartphone non potrà che giovare all’intera comunità di utenti androidi, dal momento che nuovi dispositivi potrebbero attirare sempre più sviluppatori. Per vedere sul mercato questi prodotti non sarà necessario attendere molto: secondo Bill Brown, vicepresidente della divisione marketing di Touch Revolution, molti dei dispositivi citati arriveranno sul mercato entro la fine dell’anno, rafforzando – anche se non nel puro e semplice mercato orientato agli smartphone – le previsioni di una vera e propria invasione androide che dovrebbe avere il suo picco proprio entro la fine del 2009.

In questo modo, sembrerebbe essere risolta anche la questione sul futuro di Android nata a poche ore dalla conferma della nascita di Chrome OS , che in molti hanno ipotizzato essere un progetto che andrebbe a sovrapporsi ad Android: ipoteticamente, ad Android toccherebbe la fetta di mercato aperta da questo nuovo scenario commerciale, lasciando a Crome OS schermi più ampi e processori più performanti.

Com’è ovvio che sia, visti i tempi non ancora maturi, queste considerazioni sono da prendere come pure e semplici speculazioni: quali saranno le strade che Google intende far prendere alle due creature lo si scoprirà solo quando Chrome OS avrà delimitato il proprio spazio vitale. Chi invece dovrà fare i conti con le nuove applicazioni di Android sono quei sistemi operativi, Linux (di cui Android è una variante) e Windows Embedded tra gli altri, che fino ad oggi hanno avuto campo libero in un settore – la domotica – che nonostante tutto stenta ancora ad affermarsi nelle case.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il 27 lug 2009
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