Questo iPod è una bomba

Questo iPod è una bomba

Un nuovo incidente con al centro il player della Mela. Apple avrebbe offerto un rimborso in cambio del silenzio
Un nuovo incidente con al centro il player della Mela. Apple avrebbe offerto un rimborso in cambio del silenzio

Una famiglia inglese afferma che l’iPod Touch della figlia undicenne sarebbe esploso e che, una volta portate le loro rimostranze a Apple, avrebbero ricevuto un’offerta di risarcimento condizionata al silenzio su quanto accaduto.

Sarebbe stato il padre, Ken Stanborough, a lasciar cadere l’iPod: “Fischiava – ha detto – e lo sentivo scaldarsi nella mia mano”. L’apparecchio sarebbe quindi esploso volando in aria in una nuvola di fumo.

Il padre ha quindi chiamato Apple per protestare. E avrebbe ricevuto in cambio una lettera in cui la Mela declinava ogni responsabilità, ma offriva un rimborso condizionato ad un “accordo di segretezza”. In caso di infrazione al divieto di rilasciare dichiarazioni, secondo quanto sarebbe minacciato dalla missiva, sarebbero stati trascinati in tribunale.

Gli Stanborough sarebbero stati spaventati dalla clausola di riservatezza che li avrebbe messi alla mercé di Cupertino anche se a qualcuno di loro fosse solo sfuggito qualcosa sull’accaduto. Hanno quindi deciso di rifiutare l’accordo.

Non è il primo incidente che ha come protagonista un iPod , mentre un blogger olandese ha riportato anche di un iPhone esploso .

Inoltre una reporter ha affermato di aver provato ad investigare sulle esplosioni, ma che i suoi tentativi sarebbero andati in fumo perché la Mela si sarebbe messa di traverso, cercando di non far accedere la giornalista ai dati sugli incidenti raccolti dalla Commissione per la Sicurezza dei Prodotti statunitense (800 pagine di documentazione). Quando, infine, ha ottenuto i dati, afferma di esser rimasta sorpresa: Apple sarebbe stata a conoscenza degli incidenti, periodicamente accaduti fin dal 2005.

Secondo la Commissione la colpa degli incidenti sarebbe da imputare alla tendenza al surriscaldamento delle batterie agli ioni di litio utilizzate. Tuttavia ha infine giudicato statisticamente insufficienti gli incidenti (una manciata rispetto ai 175 milioni di iPod venduti) e poco pericolosi (non vi è alcuna ferita grave provocata) da esser giudicata l’eventualità una minaccia.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il 5 ago 2009
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