Cina, morto per troppa Internet

Cina, morto per troppa Internet

Passare molto tempo sulla Rete non uccide. Un pestaggio rieducativo invece sì
Passare molto tempo sulla Rete non uccide. Un pestaggio rieducativo invece sì

Era stato mandato in un campo di riabilitazione nella provincia di Guangxi Zhuang (Cina) per risolvere il problema legato alla sue attività nel mondo virtuale: quella dipendenza da Internet temuta dal governo cinese tanto da approntare apposite strutture rieducative .

I genitori dell’adolescente Deng Senshan avevano pagato circa mille dollari nel tentativo di aiutarlo. Quello che doveva essere un percorso riabilitativo si è trasformato in una tragedia : le percosse con cui i guardiani del centro di recupero di Nanning si sono accaniti sul ragazzo non erano affatto virtuali.

Deng Senshan è morto in seguito al trattamento ricevuto da coloro che avrebbero dovuto salvarlo dalla sua dipendenza.

Sul Wall Street Journal si legge che i tre responsabili sono stati trattenuti dalla polizia locale: “Stiamo investigando su un caso in cui un ragazzo sarebbe stato ucciso dai suoi insegnanti – ha dichiarato un funzionario della polizia di Nanning – e al momento non ci sono sviluppi”.

Fino a poco tempo fa uno degli espedienti per far rinsavire i malati era la pratica dell’elettroshock , abolita solo il mese scorso in seguito ad un rapporto che ne sconfessava l’efficacia.

Giorgio Pontico

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Pubblicato il
6 ago 2009
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