Viacom e Google unite contro Kanye West

Viacom e Google unite contro Kanye West

Il rapper rovina la festa dei Video Music Awards e crea un piccolo cult della Rete. Ci si aspetta un boom su YouTube e invece no: le due rivali in tribunale collaborano per cassare il video, che si diffonde a macchia d'olio nonostante tutto
Il rapper rovina la festa dei Video Music Awards e crea un piccolo cult della Rete. Ci si aspetta un boom su YouTube e invece no: le due rivali in tribunale collaborano per cassare il video, che si diffonde a macchia d'olio nonostante tutto

Ai recenti Video Music Awards di MTV si è verificato un fuori programma che dalla tv si è riverberato sulla Rete: chiacchiericcio su tutti i social network, ma silenzio sugli schermi di YouTube. Sullo sfondo, la contesa per il copyright tra Viacom e Google.

Kanye West , rapper statunitense, ha strappato il microfono dalle mani di Taylor Swift , cantante country-pop, proprio mentre stava pronunciando il suo discorso di ringraziamento dopo il premio per il best female video . Per poi gridare alla sala gremita di star che il suddetto premio sarebbe dovuto andare a Beyoncé , protagonista di quello che lo stesso West ha definito “uno dei migliori video di tutti i tempi”.

Parecchi volti sono rimasti di stucco, da quello della premiata Swift a quello imbarazzato di Beyoncé, fino a quelli non visibili in televisione dei netizen da tutto il mondo che hanno alimentato il tam-tam legato al gesto poco cortese di West . Su Twitter, ad esempio, sono stati rilevati quasi 300mila cinguettii dedicati alla sortita del rapper nell’ora immediatamente successiva alle sue esternazioni. La frase di esordio di West (“ti ho lasciato finire!”) è subito diventata un tormentone con tanto di mashup in salsa Obama. Qualcuno , intervenuto altrettanto tempestivamente, ha parlato di un momento televisivo destinato a scalare le classifiche dei video più visti su YouTube. E invece no.

Se si tenta una ricerca sulla popolare piattaforma di video sharing, si ottengono risultati per nulla soddisfacenti. Le clip si sono all’improvviso volatilizzate , lasciando il posto ad un avviso evidenziato in rosso: “questo video non è più disponibile a causa di un reclamo di violazione del copyright da parte di Viacom”.

Viacom, oltre a controllare MTV, è il conglomerato dei media statunitensi che, nel 2007, ha fatto causa a Google per la cifra di 1 miliardo di dollari. I due rivali in tribunale, tuttavia, si sono ritrovati uniti nello spazzare via da YouTube tutti i filmati relativi alle dichiarazioni di West in tema di video musicali. Il sito di video sharing è, infatti, intervenuto attraverso il Content Identification System , tecnologia creata per offrire ai detentori di diritti la possibilità di identificare e dunque rimuovere i contenuti caricati dagli utenti che vadano a violare le norme sul copyright.

L’operazione di pulizia pare aver funzionato bene: stando a TubeMogul , le prime, sgranate riprese del fattaccio in diretta sono riuscite a sfamare un pubblico di appena 700mila utenti. Pochini, visto che il video ufficiale sulla pagina web di MTV ha raggiunto quota 3 milioni. Il filmato non è, tuttavia, visibile su computer al di fuori dell’area statunitense. Per tutti gli altri, su Youtube sono disponibili due alternative: si può tentare di scovare qualche filmato ripreso col cellulare direttamente sulla TV, sfuggito alle maglie del controllo automatico grazie alla scadente qualità che lo rende sfuggente ai filtri. Oppure, si può optare per una parodia che è ormai un tormentone (un “meme”) del Web: l’ennesima riproposizione della sfuriata dell’Hitler recentemente interpretato da Bruno Ganz, sottotitolata all’uopo per far dire al dittatore nazista di tutto e di più. Compresa un’accorata difesa della sua pupilla Taylor Swift.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
17 set 2009
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