Palm e Oracle, trimestrali in chiaroscuro

Palm e Oracle, trimestrali in chiaroscuro

Oracle registra una flessione più netta del previsto. Resta da completare l'acquisto di Sun. Palm perde milioni di dollari e abbandona Windows Mobile
Oracle registra una flessione più netta del previsto. Resta da completare l'acquisto di Sun. Palm perde milioni di dollari e abbandona Windows Mobile

Oracle apre l’anno fiscale 2010 con perdite leggermente superiori alle aspettative. I ricavi del primo trimestre, che ammontano comunque a più di sei miliardi di dollari, sono stati inferiori del 5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009.

Secondo il presidente Safra Catz non è il caso di cospargersi il capo di cenere: “Il guadagno netto è aumentato del 4 per cento – ha tenuto a precisare il chairman – dovuto sostanzialmente all’aumento delle operazioni da parte dell’azienda”.

Catz si riferisce all’ acquisizione di Sun che, nonostante debba attendere l’approvazione dall’ufficio antitrust europeo, starebbe già dando i primi frutti . Uno è stato descritto dal CEO Larry Ellison: si tratta di Exadata Version 2 , un nuovo modello di database machine che combina le tecnologie hardware e software delle due aziende.

A fronte di questi risultati controversi rimane alla software house la consapevolezza di essere l’azienda di vertice del settore : SAP, considerato il concorrente più agguerrito da Oracle, ha accusato nell’ultima trimestrale un ribasso del 50 per cento nel mercato statunitense e il 39 per cento per quanto riguarda l’Europa secondo quanto riferito proprio dall’azienda di Ellison.

È un periodo difficile per molte aziende del settore IT: lo dimostrano gli ultimi dati negativi presentati da aziende come Microsoft , eBay e Palm . Proprio il produttore di smartphone ha registrato perdite per più di 164 milioni di dollari , pur a fronte di un buon risultato del Pre con 823mila telefonini venduti.

Secondo l’azienda si tratterebbe di un buon successo per il suo nuovo smartphone, equipaggiato con WebOS , che d’ora in avanti sarà l’unico sistema operativo per il quale Palm produrrà i suoi device rinunciando definitivamente a Windows Mobile e al vecchio Palm OS.

C’è chi invece ha avuto meno fortuna ed è stato seppellito dal mercato: iMate, produttore britannico attivo nel ramo delle periferiche mobili, ha chiuso i battenti . Probabilmente stritolato dalla concorrenza.

Giorgio Pontico

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Pubblicato il
18 set 2009
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