Dottrina Sarkozy, l'ultimo voto

Dottrina Sarkozy, l'ultimo voto

L'Assemblea Nazionale torna a dire sì: le ghigliottine sono pressoché legge. A meno che il Consiglio Costituzionale non stabilisca che il testo lede i diritti del cittadino della Rete
L'Assemblea Nazionale torna a dire sì: le ghigliottine sono pressoché legge. A meno che il Consiglio Costituzionale non stabilisca che il testo lede i diritti del cittadino della Rete

Sarà un sistema innanzitutto “pedagogico”, le disconnessioni saranno imbracciate come un estremo rimedio perché saranno pochi i cittadini della Rete a non rinunciare allo sharing sotto la minaccia di multe e dopo le intimazioni personalizzate fatte recapitare dall’industria: così il Ministro della cultura Frédéric Mitterrand ha ripresentato all’Assemblea Nazionale il testo della Loi Création et Internet . La dottrina Sarkozy è stata ora approvata in via definitiva.

Il testo della legge antipirateria che Parigi ha prodotto per tappare gli squarci aperti dal parere del Consiglio Costituzionale fermenta nelle aule dai mesi scorsi. È rimbalzato fra Assemblea Nazionale e Senato, è stato affinato dalla Commissione Mista Paritaria delle due camere, è tornato all’Assemblea Nazionale per essere votato con una maggioranza di 258 voti a favore e 131 voti contrari .

Il testo non si discosta troppo da quello che si era dibattuto all’inizio dell’estate: l’industria dei contenuti continuerà a rastrellare indirizzi IP presso i circuiti dello sharing, l’autorità indipendente HADOPI fungerà da snodo per le indagini e si occuperà di verificare i rilevi effettuati dai detentori dei diritti, i provider continueranno a convertire indirizzi IP in abbonati. Gli intestatari dell’abbonamento con la mediazione del quale siano state commesse delle violazioni riceveranno avvertimenti via via più pressanti e saranno responsabili di vigilare sulla propria connessione e su coloro che ne facciano uso innestando filtri e operando controlli. Qualora dovessero dimostrarsi negligenti in questo senso rischierebbero una multa fino a 3.750 euro e la sospensione delle connessione per un mese, erogata dall’autorità giudiziaria e non più da HADOPI, come richiesto dal Consiglio Costituzionale.

Coloro che invece fossero colti a violare il diritto d’autore malgrado ogni tipo di avvertimento rischierebbero un massimo di tre anni di carcere , una multa che potrebbe sfiorare i 300mila euro da aggiungersi alla compensazione dei danni inferti ai detentori dei diritti, e di nuovo la disconnessione dalla Rete , durante la quale l’abbonato continuerà a pagare per il servizio ghigliottinato. A valutare la situazione del sospetto sarà un giudice, che opererà con una procedura abbreviata che non prevede il diretto contraddittorio da parte dell’accusato.

Se il testo della legge ha convinto la maggioranza dei rappresentanti dei cittadini francesi, c’è chi minaccia di non esaurire con il voto la propria opposizione nei confronti delle tattiche antipirateria tanto volute dal presidente Sarkozy: il gruppo dei deputati socialisti ha reso noto che ripresenterà il testo di fronte al Consiglio Costituzionale. Potrebbe chiedere il vaglio di costituzionalità nel corso della prossima settimana e le autorità avranno un mese di tempo per condurre l’analisi.

Gaia Bottà

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Pubblicato il 22 set 2009
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