Nuovi benchmark per i server Linux

Nuovi benchmark per i server Linux

Grazie ad un consorzio open source capeggiato da alcuni colossi del settore, Linux può ora contare su di una suite di benchmark che simulano carichi di lavoro sui server. I test implementano alcune specifiche standard del TCP
Grazie ad un consorzio open source capeggiato da alcuni colossi del settore, Linux può ora contare su di una suite di benchmark che simulano carichi di lavoro sui server. I test implementano alcune specifiche standard del TCP


Beaverton (USA) – L’Open Source Development Lab ( OSDL ) ha rilasciato tre benchmark open source per la piattaforma Linux che implementano alcune specifiche standard emanate dal Transaction Processing Performance Council ( TPC ), un’organizzazione non profit dedita, fra le altre cose, allo sviluppo di test che valutano la velocità di un server esprimendola in numero di transazioni per unità di tempo: con il termine transazione si fa riferimento, in questo campo, ad operazioni quali la lettura/scrittura del disco, le chiamate al sistema operativo, le interrogazioni ad un database, ecc.

I test sviluppati dall’OSDL rappresentano un sottoinsieme dei benchmark forniti dal consorzio TCP per misurare la capacità di un server di gestire carichi di lavoro legati all’accesso contemporaneo, da parte di più utenti, a certe applicazioni e database.

Questi test, che simulano situazioni di lavoro reali, sono particolarmente importanti sia per le aziende, che possono valutare quale sia il sistema più adatto per un certo compito, sia per gli sviluppatori, che possono mettere alla prova le proprie applicazioni ed apportarvi eventuali ottimizzazioni.

I benchmark rilasciati dall’OSDL implementano, in particolare, tre test standard: il TCP-W , che simula le attività di un certo numero di utenti web che accedono ad una libreria on-line; il TPC-C , che simula un fornitore di beni all’ingrosso in cui diversi dipendenti accedono ad un database, aggiornano le informazioni e controllano l’inventario; il TCP-H , che consiste in una suite di strumenti per l’interrogazione e la modifica simultanea di grosse basi di dati.

L’OSLD ci tiene a sottolineare come, nonostante i propri test si ispirino a quelli del TCP, “i carichi di lavoro sono completamente differenti e i risultati non possono essere confrontati con quelli del TCP”. Inoltre l’uso dei risultati dei test open source, il cui codice è rilasciato sotto la licenza Artistic , non possono essere utilizzati per scopi commerciali.

Il consorzio OSLD, fondato nel 2001 da colossi come HP, Intel, IBM, Dell e alcuni fra i maggiori distributori di Linux, finanzia numerosi progetti legati allo sviluppo di applicazioni hi-end per Linux, con particolare riguardo per quelle orientate al business.

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Pubblicato il
4 mar 2003
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