La traduzione che dà nell'occhio

La traduzione che dà nell'occhio

NEC presenta un traduttore simultaneo da indossare come un paio di occhiali. Riservato per ora ai portafogli più rigonfi
NEC presenta un traduttore simultaneo da indossare come un paio di occhiali. Riservato per ora ai portafogli più rigonfi

“Cosa dici? Non capisco, aspetta che mi metto gli occhiali”: una frase del genere potrebbe non essere infrequente in futuro se il Tele Scouter di NEC dovesse arrivare sul mercato. Si tratta in sostanza di un traduttore simultaneo da indossare: capta la voce dell’alieno interlocutore e la traduce in forma scritta e nell’idioma preferito sul piccolo monitor posizionato davanti all’occhio.

Tele Scouter

Questo nuovo esempio di wearable computing ricorda da vicino uno strumento svelato nel 2008 da NTT DoCoMo. Tele Scouter si utilizza come un paio di occhiali: tramite un microfono registra la frase e tramite un piccolo computer posizionato nei pressi dell’addome la invia ad un server remoto, ove si compiono i lavori di traduzione e trascrizione. Una volta completato questo processo, il testo viene rispedito alla periferica, permettendo all’utente di comprenderne il significato.

NEC prevede di dare il via alle vendite nel 2010, tuttavia non sono ancora stati specificati i tempi di risposta del dispositivo: l’utilità di Tele Scouter dipende dalla prontezza con cui viene eseguita la traduzione, una componente irrinunciabile per poter sostenere una normale conversazione.

In ogni caso l’azienda giapponese è convinta di venderne almeno un migliaio di esemplari nei prossimi tre anni, specificando che equipaggiare un team di 30 persone con Tele Scouter dovrebbe costare 8,16 milioni di dollari, circa 5,5 milioni di euro: un prezzo che sicuramente non ne farà, almeno nell’immediato, uno strumento di largo consumo.

Giorgio Pontico

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Pubblicato il
9 nov 2009
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