Supercomputer, il balzo del Giaguaro

Supercomputer, il balzo del Giaguaro

L'ultima edizione della classifica dei supercomputer più potenti al mondo vede il sorpasso del Jaguar di Cray nei confronti del Roadrunner di IBM. La Cina entra nelle prime cinque posizioni con un sistema CPU+GPU
L'ultima edizione della classifica dei supercomputer più potenti al mondo vede il sorpasso del Jaguar di Cray nei confronti del Roadrunner di IBM. La Cina entra nelle prime cinque posizioni con un sistema CPU+GPU

La nuova edizione della TOP500 , l’ormai famosa classifica semestrale dei sistemi di calcolo più potenti al mondo, ripropone l’avvincente sfida a colpi di PetaFLOPS tra IBM e Cray. Una sfida che, secondo l’ultimo aggiornamento della classifica, vede ora un rovesciamento di posizioni: il supercomputer Jaguar di Cray, che nelle ultime tre edizioni si era fatto sempre più vicino al Roadrunner di IBM, ha conquistato la testa della classifica, facendo retrocedere in seconda posizione il suo più diretto rivale.

Cray Jaguar Era dal secondo semestre del 2004, ossia dalla fine del dominio dell’ Earth Simulator di NEC, che IBM monopolizzava la prima posizione della TOP500.

Mentre lo scorso giugno Roadrunner e Jaguar si attestavano entrambi su una potenza di circa un PFLOPS, con un leggero vantaggio per il monster di Big Blue, oggi il giaguaro di Cray si è portato a quasi una spanna di distanza dall’avversario, totalizzando 1,75 PFLOPS . A causa di un recente ripartizionamento del sistema, Roadrunner ha invece fatto un passettino indietro, scendendo da 1,1 a 1,04 PFLOPS.

Il fulmineo sprint del giaguaro di Cray è stato possibile grazie ad un recente aggiornamento dei suoi nodi ai giovani processori Opteron six-core ( Istanbul ). Il sistema, ospitato presso il laboratorio nazionale Oak Ridge del Dipartimento americano dell’Energia, utilizza ora 224.162 core di calcolo a 2,6 GHz: secondo i dati riportati nella TOP500, Jaguar è capace di raggiungere una performance teorica di 2,33 PFLOPS contro gli 1,37 PFLOPS teorici di Roadrunner.

L’ascesa in prima posizione di Jaguar è motivo di orgoglio non solo per Cray ma anche per AMD, i cui chip si trovano ora su 4 dei primi 5 supercomputer in classifica : oltre a Jaguar, gli Opteron sono il cuore di Roadrunner, dove si affiancano ai PowerXCell 8i di IBM, e del Kraken XT5 di Cray, posizionatosi terzo con una performance di 832 TFLOPS. Il marchio di AMD si cela anche all’interno del quinto sistema in classifica, il supercomputer cinese Tianhe-1 , ma in questo caso a fare da portabandiera della casa di Sunnyvale sono le GPU ATI Radeon HD 4870 e la sua tecnologia di GPGPU computing ATI Stream.

Il Tianhe-1 è il primo supercomputer basato su un’architettura ibrida CPU+GPU ad entrare nelle prime cinque posizioni della TOP500: la sua potenza di calcolo, pari a 563 TFLOPS, scaturisce da un mix di CPU Xeon E5540 ed E5450 e di GPU Radeon basate sul core RV770 . Nel complesso, il sistema utilizza 71.680 core di calcolo, di cui 5.120 grafici.

“Se il processore Opteron Six-Core è oggi il leader del settore in ambito supercomputing, nel primo trimestre del 2010 AMD si è posta l’obiettivo di fornire ai clienti HPC di tutto il mondo processori x86 a 8 e a 12 core”, si legge in un comunicato di AMD. “Il processore Opteron 6100 Series (nome in codice Magny-Cours ), è stato infatti progettato per ottenere un aumento nella densità di calcolo e capacità multi-threading fino al 100 per cento in più rispetto al predecessore sei-core”.

Sempre nel 2011 AMD prevede inoltre di completare la nuova architettura Bulldozer , la quale avrà un design modulare in grado di supportare fino a 16 core e di spingere ulteriormente le performance multi-threading.

Ma se AMD canta vittoria, Intel non ha motivi per rabbuiarsi : secondo le stime fornite da TOP500.org, i processori del gigante di Santa Clara sono utilizzati in 402 dei 500 supercomputer in classifica, con una leggera crescita rispetto alla scorsa edizione. AMD e IBM si spartiscono quasi interamente la restante parte, con 42 e 52 sistemi rispettivamente.

La classifica dei vendor di supercomputer vede invece ancora in testa HP con 210 sistemi e IBM con 185. Riconfermato infine il dominio di Linux in ambito High Performance Computing: il 90% delle macchine che compaiono nella TOP500 utilizza un sistema operativo basato sul famoso kernel open source.

Alessandro Del Rosso

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Pubblicato il 16 nov 2009
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