Debutta l'Intel Centrino wireless

Debutta l'Intel Centrino wireless

Con una campagna di marketing inferiore solo a quella del Pentium, Intel lancia la sua prima piattaforma wireless espressamente dedicata al mobile computing. Ecco cos'è Centrino e cosa promette
Con una campagna di marketing inferiore solo a quella del Pentium, Intel lancia la sua prima piattaforma wireless espressamente dedicata al mobile computing. Ecco cos'è Centrino e cosa promette


New York (USA) – Per Intel è un lancio commerciale con pochi precedenti quello che oggi vede l’introduzione sul mercato di Centrino , una nuova piattaforma wireless con cui il chipmaker di Santa Clara spera di conquistare una larga fetta del fertile mercato wireless.

Intel sostiene che Centrino, la cui campagna di marketing costerà 300 milioni di dollari, avrà un ruolo decisivo nel fare in modo che la connettività wireless divenga, da costoso optional qual è ora, una funzionalità di base per la quasi totalità dei notebook. Questa tecnologia, secondo il gigante californiano, permetterà infatti ai produttori di integrare il supporto a Wi-Fi su PC portatili più sottili, leggeri e in grado di fornire un’autonomia sensibilmente più lunga rispetto a quelli attuali.

Centrino comprende il processore a basso consumo Pentium-M, la famiglia di chipset i855 e un modulo per la connettività alle reti wireless in standard Wi-Fi (802.11b). A differenza degli altri processori mobili di Intel, che sono essenzialmente versioni riadattate per i notebook dei chip desktop, l’architettura dei nuovi Pentium-M è stata ampiamente riprogettata per soddisfare le esigenze del mobile computing.

Per i chip basati sulla sua nuova tecnologia mobile, Intel ha scelto di utilizzare i nuovi formati di packaging Micro FCPGA (Flip Chip Pin Grid Array) e Micro FCBGA (Flip Chip Ball Grid Array), ottimizzati per una vasta gamma di computer portatili di spessore anche inferiore a 2 centimetri.

Intel si aspetta che Centrino venga introdotto su PC portatili con prezzo compreso fra i 1.500$ e i 2.500$ e con un’autonomia di circa 5-8 ore. Più avanti, il big dei microchip proporrà la sua piattaforma mobile anche per i server blade, oggi per lo più basati sui processori di Transmeta o sui Pentium 4-M.

Il Pentium-M adotta alcune delle funzionalità più avanzate dei Pentium 4, come la tecnologia del bus, la previsione dei salti condizionati e le istruzioni estese SSE2, sposandole con tecniche per la riduzione dei consumi: fra queste, una funzione capace di combinare istruzioni e task, un meccanismo in grado di “addormentare” le aree del processore non utilizzate (incluso il modulo Wi-Fi) e un sistema di power management, simile alla tecnologia SpeedStep, che può dinamicamente modificare la tensione del chip da 0,85 volt a 1,5 volt. Il risultato è un processore in grado di consumare meno di 1 watt e fare dunque concorrenza diretta alle CPU Crusoe di Transmeta.

Risparmiare energia, come si sa, significa quasi sempre sacrificare megahertz. Il Pentium-M non sembra sottrarsi a questa legge visto che il modello più veloce raggiungerà gli 1,6 GHz, contro i 2,4 GHz del Pentium 4-M. Tuttavia, Intel sostiene che, a parità di clock, il nuovo chippetto è in grado di fornire prestazioni superiori rispetto ad un P4-M. L’architettura ottimizzata del Pentium-M è infatti capace di eseguire un numero di istruzioni per ciclo di clock maggiore di quella adottata nei Pentium 4. Un benchmark interno di Intel dimostrerebbe addirittura come un Pentium-M a 1,6 GHz possa battere un Pentium 4-M a 2,4 GHz.

Per promuovere i suoi nuovi chip, dunque, Intel sembra suo malgrado costretta a seguire i passi della propria avversaria, AMD, e convincere i propri utenti che un chip può essere più veloce di un altro anche se il numerino scritto accanto alla dicitura “GHz” è inferiore.

Ecco quali modelli di Pentium-M arriveranno sul mercato e quali altri componenti fanno parte della piattaforma Centrino.


Il Pentium-M verrà rilasciato, similmente alle altre famiglie di processori mobile di Intel, in tre differenti versioni: la standard, dedicata ai notebook, la Low Volt (LV), pensata per i sub-notebook, e l’Ultra Low Volt, particolarmente adatta per i tablet PC. Intel spiega che in queste due ultime modalità il processore lavora ad un voltaggio inferiore per ridurre al massimo i consumi energetici e la dissipazione di calore.

Il Pentium-M standard arriverà nelle frequenze comprese fra 1,3 GHz e 1,6 GHz, mentre la versione LV e ULV arriverà rispettivamente nelle frequenze di 1,1 GHz e 900 MHz. Tutti i modelli utilizzeranno una cache L2 da 1 MB e un front-side bus a 400 MHz.

I chipset della famiglia i855 che accompagneranno i Pentium-M avranno in comune il supporto alle memorie DDR266/200, all’AGP 4x, all’USB 2.0 e alle reti Fast Ethernet.

In origine Intel aveva previsto l’integrazione, in Centrino, di un modulo wireless dual-band in grado di supportare sia 802.11b sia 802.11a. Lo scorso dicembre il chipmaker ha invece annunciato che la prima generazione della propria piattaforma avrebbe offerto compatibilità unicamente alla versione più lenta – ma anche più diffusa – di Wi-Fi, la 802.11b, snobbando, almeno per il momento, le due versioni più giovani e veloci: 802.11a e 802.11g. Intel sostiene che il supporto a questi due ultimi standard wireless arriverà verso la fine dell’anno.

L’attuale modulo wireless integrato in Centrino, il Pro/ Wireless 2100 WLAN, è basato su di un chip prodotto da Philips e, secondo Intel, “è in grado di supportare tutte le LAN wireless certificate Wi-Fi, compresi migliaia di “hot spot” disponibili in tutto il mondo”.

“Gli “hot spot” – spiega Intel – sono un sistema sempre più diffuso per lavorare e giocare da fuori sede, forniscono servizi WLAN, gratuitamente o a pagamento, da una vasta gamma di luoghi pubblici, ad esempio bar, sale di attesa di aeroporti e centri congressi. Per utilizzare questi hot spot, il computer deve essere configurato con una tecnologia certificata Wi-Fi, in modo da consentire il collegamento con altri prodotti certificati Wi-Fi”.

Intel conta proprio sulla crescente diffusione degli hot spot per spingere le vendite di Centrino. Proprio negli scorsi giorni il chipmaker ha annunciato partnership con Hilton Hotels & Resorts, Borders Group e McDonald’s per l’installazione, all’interno delle rispettive catene commerciali, di punti di accesso Wi-Fi.

Intel si aspetta che Centrino divenga, entro la fine dell’anno, il prodotto predominante della propria offerta mobile ed uno dei chip a basso consumo più diffuso per notebook e tablet PC. La speranza del gigante dei microchip sta tutta nelle stime di IDC che, per il 2003, prevede che all’incirca il 35% dei notebook venduti saranno equipaggiati con un modulo per la connettività wireless.

Centrino è destinato a rompere le uova nel paniere di quei produttori che producono schede di rete wireless PCMCIA per i notebook: add-on che, secondo alcuni analisti, dovranno presto o tardi lasciare il passo ai chippetti wireless all-in-one.

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Pubblicato il
12 mar 2003
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