Gli eserciti arruolano le console Sony

Gli eserciti arruolano le console Sony

Dispositivi nati per il divertimento si ritrovano a interpretare un ruolo nelle esigenze educative e nelle necessità di calcolo delle forze armate. Accade nel Regno Unito e negli USA
Dispositivi nati per il divertimento si ritrovano a interpretare un ruolo nelle esigenze educative e nelle necessità di calcolo delle forze armate. Accade nel Regno Unito e negli USA

Volendo soppesare la popolarità delle console PS3 e PSP nel mercato dell’intrattenimento interattivo, non si può certo affermare che Sony rappresenti la vincitrice della “console war” di ottava generazione. Laddove le macchine nipponiche ottengono invece un successo insperato è in ambiti professionali o addirittura militari , con la Marina britannica e il Pentagono che fanno spese natalizie per ammodernare programmi educativi e sistemi di calcolo parallelo a costo – relativamente – basso.

Per quel che concerne la Royal Navy , un progetto ideato presso la HMS Collingwood nell’Hampshire, la più grande scuola navale europea, prevede di dotare i marinai di Sua Maestà di una console portatile PSP. L’obiettivo, al di là della prosaica attività videoludica che non è comunque bandita dallo schema, sarebbe quello di fornire ai soldati britannici uno strumento di formazione al passo coi tempi.

Una prima tranche di 230 PSP è stata fornita ingegneri responsabili del mantenimento di radar, sonar e sistemi di comunicazione, precaricata – apparentemente su supporto di memoria Micro SD – con “pacchetti” di studio assimilabili in un periodo temporale variabile tra gli otto e i venti minuti cadauno. Gli ufficiali sostengono che è stata scelta la PSP per via delle sue ridotte dimensioni che ben si adattano all’altrettanto parca disponibilità di spazio sulle imbarcazioni , e se il progetto pilota avrà successo è previsto l’allargamento della fornitura ad altri gruppi di marinai.

La PSP servirebbe tra l’altro a fornire uno strumento di studio a personale che non è più abituato a usare libri di testo, ma non tutti sono d’accordo sulla validità dell’approccio. “Stiamo lavorando con la premessa che leggere un libro è ora considerato noioso, ha detto il Comandante Trevor Price: “Quando io andavo a scuola – ha continuato Price – ti sedevi alla scrivania e facevi il tuo lavoro e questo era tutto”.

Passando dall’Europa all’America, poi, anche il Pentagono “gioca” con le macchine Sony e i particolare con la PlayStation 3. Il Dipartimento della Difesa ha infatti ordinato altre 2.200 PS3 da aggiungere al già funzionante cluster Linux di 336 PS3 acquistate in precedenza, con l’obiettivo di espandere le capacità computazionali del Pentagono spendendo una frazione di quanto necessario con i server tradizionale .

Il DoD ha scelto PS3 per via della CPU Cell , “miracolo” tecnologico creato dal triumvirato Sony-IBM-Toshiba ora un po’ appannato ma che aveva, tra i suoi piani di impiego previsti, anche applicazioni militari sui campi di battaglia, nei mezzi e altrove. Per dare un’idea del risparmio per le casse del Pentagono, un server 1U con due processori Cell a 3,2 GHz arriva a costare 8mila dollari contro i 600 dollari di due PS3, mentre a livello di potenza la differenza è di “soli” 50 GigaFLOP tra una CPU Cell “professionale” (200 GFLOP) e una montata sulla console Sony (150 GFLOP).

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
30 nov 2009
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