Linux si maschera da Windows XP

Linux si maschera da Windows XP

Un giovane progetto open source sta sviluppando un clone per Linux dell'interfaccia grafica di Windows XP con l'obiettivo di rendere l'atterraggio da Windows a Linux assai più morbido per i nuovi utenti. Pragmatismo o eresia?
Un giovane progetto open source sta sviluppando un clone per Linux dell'interfaccia grafica di Windows XP con l'obiettivo di rendere l'atterraggio da Windows a Linux assai più morbido per i nuovi utenti. Pragmatismo o eresia?


Roma – Se negli ultimi anni KDE e Gnome hanno cercato di dare a Linux un’interfaccia utente sempre più attraente, facile da usare e ricca di funzionalità, c’è chi sostiene che l’ambiente desktop di Windows abbia ancora dalla sua parte una maggiore pulizia e intuitività. Vero o falso che sia, certo è che l’interfaccia sviluppata da Microsoft viene usata su oltre il 95% dei PC del pianeta, rappresentando così uno standard di fatto nel mondo desktop. È per questo motivo che lo scorso anno un gruppo di programmatori open source ha dato vita ad un progetto, XPde , il cui obiettivo è quello di ricreare su Linux l’ambiente desktop di Windows XP “con lo scopo di far sentire gli utenti di Windows a casa loro anche quando si trovano davanti ad un computer con Linux”.

XPde è un desktop environment per Linux che integra un windows manager (XPwm) e clona l’interfaccia di Windows XP (anche se per il momento è più simile a quella di Windows 2000) da un punto di vista visuale: questo significa, secondo gli sviluppatori, che XPde “non offre nulla di più: niente compatibilità della clipboard fra applicazioni Gtk e Qt, niente emulazione delle applicazioni Windows, niente unificazione dei widget delle applicazioni X”.

Proprio in questi giorni il team ha rilasciato una major release di XPde, la 0.3, che è già in grado di mostrare buona parte di quanto promette il progetto: un desktop quasi in tutto simile a quello di Windows Me/2000 con alcuni elementi di Windows XP.

Il progetto sta cercando di integrare progressivamente nel proprio desktop environment tutti quei tool che si trovano tipicamente integrati in Windows 2000/XP, quali la calcolatrice, il task manager, il calendario, le proprietà del desktop, lo stato di rete, il notepad: questi strumenti consistono per lo più in programmi già disponibili per Linux a cui viene data un’interfaccia “Windows-style”.

La nuova versione 0.3 include anche un clone di Explorer, il ben noto file manager integrato in Windows, che si avvale di un file system virtuale per simulare il modo con cui vengono visualizzati file e cartelle sotto il sistema operativo di Microsoft.

La sensazione è quella di un progetto destinato a crescere in fretta e attrarre sempre più interesse, soprattutto oggi che un po’ tutti i maggiori player del mercato Linux stanno corteggiando il mercato desktop. Resta però da vedere quale sarà la reazione di Microsoft di fronte ad un tentativo così palese di scopiazzare l’interfaccia di Windows.

Gli sviluppatori sostengono tuttavia che il loro ambiente desktop non è un software stand-alone, ma una semplice interfaccia che gira su X11. Questo in passato non ha però fermato Apple, per fare un esempio, dal pretendere il ritiro di temi che ricalcavano il look di Aqua.

Su XPde.com si trova un sondaggio che mostra la classifica dei desktop environment più votati dai visitatori del sito: al primo posto c’è KDE con circa 7.100 voti seguito da vicino da Mac OS X con oltre 6.300 voti e da Windows XP con poco più di 5.800 voti.

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Pubblicato il
18 mar 2003
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