Apple e tablet, cronaca di un'attesa annunciata

Apple e tablet, cronaca di un'attesa annunciata

Dato per imminente l'annuncio del nuovo pezzo da novanta della premiata scuderia di Cupertino. I fedeli della Mela avranno il loro tablet, gli editori (che confermano) un nuovo business. E tutti gli altri un nuovo OS
Dato per imminente l'annuncio del nuovo pezzo da novanta della premiata scuderia di Cupertino. I fedeli della Mela avranno il loro tablet, gli editori (che confermano) un nuovo business. E tutti gli altri un nuovo OS

Apple tablet si, no, forse: le speculazioni sulla presentazione di una nuova piattaforma di computing portatile da parte della Mela morsicata vanno avanti da mesi, e questa sera la fervida immaginazione di utenti, giornalisti e creatori di bufale a mezzo Photoshop dovrà finalmente confrontarsi con la realtà dei fatti . Certamente iTablet (o anche iSlate o iPad) ci sarà, come conferma il CEO di McGraw-Hill Terry McGraw alla televisione statunitense, promettendo sfracelli per gli utenti così come per gli editori.

“Si – conferma McGraw alla CNBC – faranno il loro annuncio domani (oggi ndr ). Abbiamo lavorato con Apple per un bel po’ di tempo. E il Tablet sarà basato sul sistema operativo di iPhone”. Il presidente del celebre publisher professionale conferma poi l’esistenza di “un consorzio di ebook”, la disponibilità del 95 per cento del materiale McGraw-Hill sul nuovo dispositivo e le aspettative oltremodo ottimistiche di chi vede l’iTablet come uno strumento capace di aprire scenari inediti nel mercato dell’educazione e dei professionisti.

Dunque il tablet Apple esiste e porterà in dote una versione rinnovata (3.2 o 4.0 non è dato saperlo) dell’OS che già fa funzionare il melafonino, un sistema che dovrebbe cambiare nome (magari chiamandosi iOS ) e che alimenta le speranze di chi chiede a Apple un lavoro di rifinitura che offra un’esperienza utente e strumenti di gestione (dell’energia, delle mail, delle notifiche e delle personalizzazioni) migliori di quelli disponibili attualmente.

Confermata l’esistenza del tablet di Apple, tutto il resto continua a essere speculazione contornata da qualche fotografia sfocata di quello che dovrebbe essere il dispositivo in azione, dubbi e mezze conferme sulle dimensioni dello schermo (10 pollici LCD, OLED e magari con display Pixel Qi a partire dalla seconda generazione), la connettività Wi-Fi e 3G, il prezzo non proprio popolarissimo tra i 750 e i 1000 dollari, i servizi offerti e il periodo dell’effettiva commercializzazione.

In attesa di verificare quanto di vero c’è nei leak seminati ad arte dalle solite fonti anonime ma ben informate sui fatti, il tablet di Apple si è conquistato l’approvazione di un certo Alan Kay , già responsabile dell’invenzione del concetto di notebook e delle moderne interfacce grafiche (lavorando alla Xerox negli anni ’70) rese poi popolari da Cupertino col Macintosh.

Intervistato l’anno scorso su iPhone, Kay ebbe a dire quanto segue: “Quando il Mac uscì per la prima volta, Newsweek mi chiese che cosa ne pensavo. Io dissi: beh, è il primo computer degno di critica. Così alla fine della presentazione, Steve (Jobs ndr ) venne da me e mi chiese: vale la pena criticare l’iPhone? E io risposi: Realizza uno schermo di cinque pollici per otto, e conquisterai il mondo”.

La press conference di Apple verrà seguita in diretta, a partire dalle ore 18:20 di questa sera, sui server di Radiopodcast .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 27 gen 2010
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