ADSL per l'80 per cento dell'Italia

ADSL per l'80 per cento dell'Italia

Lo promette Telecom Italia che annuncia il progressivo allargamento della rete abilitata fino a 600 comuni entro la fine del 2002. L'ex monopolista risponde alle accuse sullo sviluppo della banda larga
Lo promette Telecom Italia che annuncia il progressivo allargamento della rete abilitata fino a 600 comuni entro la fine del 2002. L'ex monopolista risponde alle accuse sullo sviluppo della banda larga


Roma – Ore bollenti per Telecom Italia dopo l’annuncio di Rocco Sabelli, alto funzionario dell’azienda, secondo cui entro la fine del 2002 le tecnologie xDSL, e dunque anche l’ADSL, saranno disponibili per l’80 per cento degli italiani.

Si tratta di una operazione di allargamento della rete compatibile con i servizi DSL che risponde alle impellenti richieste degli utenti, sia aziendali che privati. Utenti che da lungo tempo si lamentano per la scarsità della copertura sul territorio delle nuove tecnologie a banda larga basate sulla “rivitalizzazione” del doppino telefonico, le xDSL appunto.

Secondo Sabelli, entro la fine dell’anno prossimo saranno circa 600 i comuni in cui saranno disponibili i sistemi di connessione a banda larga offerti da Telecom Italia e dagli altri operatori.

Rimangono irrisolti alcuni nodi, primo tra tutti quello dell’effettiva disponibilità di banda per i servizi DSL ai privati, disponibilità che dipende anche dai diversi fornitori e che, fino a questo momento, sembra aver fortemente deluso l’utenza.

Va anche detto, però, che sono numerose le aziende che in queste settimane stanno moltiplicando i propri sforzi per competere al meglio sul fronte dell’ADSL, segno senz’altro positivo per le aspettative degli utenti-consumatori.

Sabelli ha anche sferrato un attacco alle politiche sulla liberalizzazione delle TLC e sullo sviluppo della banda larga fin qui adottate dalle Autorità di settore. Dice Sabelli: “E’ un anno che aspettiamo, se non si chiama incertezza e viscosità, come la chiamate voi?”.


Affermazioni che servono a tamponare l’offensiva che sulla banda larga, come noto, è stata attivata ormai da tempo dai provider della AIIP e da alcuni dei maggiori operatori telefonici, tra cui Enel-Infostrada. Già domani si dovrebbe tenere presso il Tar del Lazio la prima udienza sui ricorsi presentati da queste società.

Al di là degli esiti della battaglia in tribunale, che mira a stabilire le responsabilità per quello che gli operatori e la stessa Telecom ritengono un inaccettabile ritardo sul fronte dello sviluppo del mercato delle tecnologie a banda larga, occorre sottolineare che nel resto d’Europa le cose non sembrano andare molto meglio.

Come si ricorderà , infatti, un recente studio della Van Dusseldorp & Partners ha stabilito che sebbene in Germania queste tecnologie “corrano”, in altri paesi come Francia o Gran Bretagna sono ancora poche decine di migliaia i “fortunati” possessori di sistemi di connettività permanente e veloce come l’ADSL.

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Pubblicato il 20 mar 2001
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