NoLogo/ La Mela e il fermento spontaneo

NoLogo/ La Mela e il fermento spontaneo

di Mafe De Baggis - Presupposto per avere una relazione con i propri utenti è elettrizzarli con i propri prodotti. Il fermento creato attorno ad iPad sembra dimostrarlo
di Mafe De Baggis - Presupposto per avere una relazione con i propri utenti è elettrizzarli con i propri prodotti. Il fermento creato attorno ad iPad sembra dimostrarlo

Uno dei malintesi più frequenti sull’utilizzo dei social media è considerarli come l’ennesimo palcoscenico per la comunicazione aziendale. Certo, un’azienda può (e spesso deve) avere una propria presenza esplicita su Facebook o Twitter, può (e spesso le conviene) avere un blog, scriverci regolarmente, pubblicare quello che ritiene utile, rispondere e chiacchierare. Da un punto di vista di marketing però il vero potenziale di questi media si realizza quando sono le persone a parlare spontaneamente (meglio se bene) di un prodotto.

Se guardiamo alla scala della partecipazione di Forrester il profilo prevalente di utilizzo dei social media (pari al 70% degli utilizzatori) è quello degli “spettatori”, cioè quelli che leggono e guardano i contenuti proposti dai loro pari.

A dispetto di un’altra convinzione diffusa, e cioè che blogger & co si leggano solo l’uno con l’altro, è evidente che questi contenuti hanno un pubblico e se sei un’azienda quello che ti interessa è che siano loro a parlare al loro pubblico di te, non tu a loro (o al loro pubblico). Quello che ti interessa è che abbiano voglia, modo e motivo di farlo: comprarli non vale e alla lunga non funziona.

Ieri su Friendfeed Dadevoti si chiedeva : “Ma Apple paga tutta questa gente che promuove il loro nuovo prodotto su FF?”. Ovviamente no, e per questo la strategia di presenza sui social media di Apple è più avanti di qualunque altra azienda, nonostante episodi di vero e proprio bullismo nei confronti di diversi blogger americani.

Apple non ha bisogno di gestire la propria presenza sui social media perché le persone sono disposte a qualunque cosa pur di avere i suoi prodotti, e perché questi prodotti sono davvero superiori agli altri, non perché sono bravi a venderceli. La presentazione dell’iPad ieri ha superato per aspettative (e forse anche per copertura) il discorso di Obama: come scriveva Massimo Mantellini i keynote di Steve Jobs sono “una delle più note messe laiche che la rete Internet possa offrire ai suoi navigatori”. Riuscirci è alla portata di pochi, ma una cosa vale per tutti: per avere una relazione soddisfacente con i tuoi clienti non devi preoccuparti di come e dove comunicare con loro, ma di farli felici con i tuoi prodotti e intanto di farli morire dalla voglia di possederli.

Mafe de Baggis

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Pubblicato il
29 gen 2010
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