Symantec bolla Kazaa come adware

Symantec bolla Kazaa come adware

Il celebre network di file sharing convertitosi alla legalità accusa Symantec di procurato allarme. La storia si ripete, si attende la risposta della securty company
Il celebre network di file sharing convertitosi alla legalità accusa Symantec di procurato allarme. La storia si ripete, si attende la risposta della securty company

Non c’è pace per Kazaa , la rete di file sharing nota per alcuni dei più clamorosi processi per infrazione di copyright mai celebrati : il network, recentemente protagonista di un cambio di fronte che lo ha trasformato in sistema di condivisione dei contenuti autorizzato dalle major , è ancora una volta vittima dei software antivirus che lo marcano come software spara-advertising pericoloso per gli utenti.

Kazaa è diventato un network che offre contenuti in HD e “musica illimitata” previo pagamento di un abbonamento mensile di 20 dollari, ma alcuni protagonisti dell’industria della sicurezza tendono ancora a non vedere di buon occhio il software che già in passato è stato identificato come portatore di spiacevoli sorprese nascoste .

Il nuovo incidente coinvolge in particolare Symantec e il suo Norton Antivirus, che nelle parole di Brilliant Digital Entertainment (la società attualmente responsabile del network) ha agito in maniera unilaterale classificando il software di accesso allo store come pericoloso .

“Symantec ha giustificato lo spegnimento della musica per alcuni dei clienti Kazaa con la marcatura dei file nel plug-in musicale Kazaa come ad alto rischio a causa dei file usati per somministrare l’advertising – recita il comunicato di Brilliant Digital Entertainment – Come risultato i clienti o sottoscrittori Kazaa con Norton AV attivo stanno sperimentando la rimozione di questi file dall’applicazione, la qual cosa impedisce loro di usare il servizio”.

Per rafforzare la propria tesi difensiva nei confronti dell’azione di Symantec, BDE richiama alla memoria un incidente precedente avvenuto con Spotify finito per essere identificato come trojan dai software di sicurezza della casa statunitense. In quel caso la produttrice di Norton Antivirus dovette fare dietrofront e chiedere scusa via Twitter. Si attende ora la reazione per il procurato allarme nei confronti di Kazaa.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
8 feb 2010
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