Spam, l'assalto dei dialer di guerra

Spam, l'assalto dei dialer di guerra

Continuano a proliferare mezzi e mezzucci per lucrare in rete sulle tensioni scatenate dall'attacco angloamericano all'Iraq. Sempre più spesso il mezzo del lucro sono dialer senza scrupoli. Cresce l'indignazione. E le autorità di garanzia?
Continuano a proliferare mezzi e mezzucci per lucrare in rete sulle tensioni scatenate dall'attacco angloamericano all'Iraq. Sempre più spesso il mezzo del lucro sono dialer senza scrupoli. Cresce l'indignazione. E le autorità di garanzia?


Roma – Fino a quando sarà possibile utilizzare numeri telefonici a pagamento per abusare della buona fede degli utenti, e intascare così dobloni sporchi di fango, gli italiani dovranno a quanto pare rassegnarsi a ricevere fregature via spam, anche quelle più sordide e indigeribili. Come quella che sta girando in questi giorni a proposito della guerra. Uno spam che ricorda altre operazioni del tutto simili e che, come quelle, sta spingendo numerosi utenti a scrivere a PI lettere indignate e di protesta.

Sfruttando la diffusa sensibilità per l’attacco angloamericano all’Iraq, un’email spammatoria propone agli utenti che la ricevono un sondaggino all’apparenza innocuo:

“UN CLIC PER LA PACE…
O PER LA GUERRA?
Partecipa al nostro sondaggio!
Per eliminare Saddam è giusto scatenare una GUERRA?
SI NO”

Sotto il sondaggino un “Clicca qui” che porta dritto ad un sito “spara-dialer”, cioè pagine web pensate per tentare in qualche modo di piazzare sul computer dell’utente un programmino auto-configurante capace di scollegare il computer da internet e ricollegarlo ad un numero a pagamento. Se si ha un sistema Windows e non si sono attivate le procedure minime di difesa il dialer si installa da sé sul computer.

“Questo ***** – scrive Alberto C. – in pratica sta lucrando sulla guerra, sulla gente che cerca informazioni e su quella che vuole mostrare il proprio parere.. è uno schifo, la mossa peggiore di lucro con dialer che potessi immaginare”.

Il sito, la cui URL termina con “pace.html”, si presenta con tre fotografie centrali che richiamano la guerra e che sembrano provenire dagli archivi dell’agenzia di stampa Associated Press ma che ben poco hanno a che vedere con la mini scritta posta in fondo alla pagina:

*Servizio a valore aggiunto. Il vostro browser si aprirà automaticamente nella pagina di destinazione dove potrete trovare informazioni e notizie, con possibilità di inviare automaticamente una petizione. Il servizio viene offerto su numerazione 709 dal costo di euro due e cent cinquanta con scatto alla risposta di cent cinquanta, più iva. L’utilizzo di questo accesso è riservato al proprietario della linea telefonica alla quale è connesso il computer.

Va sottolineato, naturalmente, che questo spam non è l’unico avvoltoio telematico della guerra, perché in questo periodo è un fiorire, anche su Usenet, di messaggi che propagandano dialer facendoli passare per altro e rimandando a siti che non sono quel che vogliono apparire.

Dopo loghi e suonerie, dopo il porno a tutti i costi, dunque, a servire da traino per certe operazioni sui dialer è diventata la guerra. “Mi chiedo – scrive Angelo R. – come mai su Internet si censuri tutto ma poi questi servizi rimangano in piedi”. Bella domanda…

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Pubblicato il 1 apr 2003
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