USA, marzo o del mese della tavoletta

USA, marzo o del mese della tavoletta

JooJoo, incarnazione del tablet noto come CrunchPad, arriverà nei negozi con un mese di ritardo, in contemporanea con iPad. Che nel frattempo preoccupa Amazon per questioni di prezzo. Intanto, AP promette news a pagamento
JooJoo, incarnazione del tablet noto come CrunchPad, arriverà nei negozi con un mese di ritardo, in contemporanea con iPad. Che nel frattempo preoccupa Amazon per questioni di prezzo. Intanto, AP promette news a pagamento

Era atteso per la fine di febbraio il lancio sul mercato del tablet precedentemente noto come CrunchPad . Ma Fusion Garage, azienda di Singapore, ha recentemente annunciato che il suo dispositivo Linux-based ora conosciuto come JooJoo arriverà nei negozi con circa un mese di ritardo . Non prima del prossimo 25 marzo, nella stessa settimana che vedrà l’avvento del tanto chiacchierato tablet di Apple, iPad .

In un comunicato , Fusion Garage ha spiegato di aver incontrato alcuni problemi di produzione, in particolare relativi alla sensibilità del touch screen di JooJoo. Inconveniente che pare essere stato prontamente rilevato e risolto, ma che ha costretto l’azienda a cancellare le spedizioni già accordate in anticipo ad alcuni clienti.

Clienti che riceveranno un accessorio gratuito del tablet, in segno di scusa per il ritardo che dovranno sopportare. Come sottolineato dalla stessa Fusion Garage, non ci sono attualmente altri ostacoli che possano creare ulteriori problemi al lancio di JooJoo, previsto dunque alla fine di questo mese, in una settimana che sarà all’insegna dei tablet.

Come appunto quello made in Cupertino , intorno a cui sta imperversando una sorta di fuoco incrociato di posizioni riguardo alla possibilità di leggere i libri in formato elettronico. Una di queste è quella di Amazon, visibilmente preoccupata per gli accordi in corso tra Apple e alcuni editori statunitensi.

Amazon – uno dei pionieri nella produzione di ereader come il suo Kindle – sta cercando in sostanza di assicurarsi che le negoziazioni tra la Mela e gli editori non portino ad una situazione per sé molto pericolosa: che Apple e altri competitor stabiliscano fasce di prezzo più basse . Già in passato, infatti, Amazon aveva tentato di convincere gli editori a garantirle una sempre efficace competitività nel mercato.

In pratica , Amazon vorrebbe che i suoi prezzi fossero sempre o più bassi o almeno pari a quelli stabiliti da concorrenti come Apple e Sony . Una sorta di contratto in esclusiva, affinché i suoi utenti possano godere di fasce di prezzo ottimali riguardo alla distribuzione su tablet e ereader delle versioni elettroniche di riviste, quotidiani e libri.

A tal proposito , in vista del lancio di massa di iPad, l’agenzia di stampa Associated Press pare aver scelto la sua strada a pagamento. Come spiegato dal CEO di AP, Tom Curley, il modello selezionato sarà un modello a sottoscrizione , che permetterà di leggere le news sul dispositivo portatile made in Cupertino . Per lo stesso Curley sarà un’opportunità unica per dare nuovo vigore al giornalismo e ai suoi modelli di business.

Se AP si mostra ottimista sul futuro delle news da tavoletta, il gigante editoriale Condé Nast pare avere qualche problema legato al formato giusto per iPad. Il gruppo statunitense aveva recentemente annunciato la nascita di una versione digitale della sua rivista Wired , ma ha altresì sottolineato come la situazione non sia del tutto tranquilla a causa degli attriti tra Apple e Adobe . In vista del lancio di ulteriori versioni elettroniche – tra cui quella della rivista GQ e di Vanity Fair – l’editore a stelle e strisce ha parlato di un’attuale doppia linea di sviluppo. Obbligata, finché la Mela e Adobe non decidano di fare la pace.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
3 mar 2010
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