YouTube sa cosa dici

YouTube sa cosa dici

Esteso il servizio che genera automaticamente i sottotitoli per le clip della piattaforma. Per il momento solo in inglese, vuole abbattere le barriere che ostacolano non udenti e non madrelingua
Esteso il servizio che genera automaticamente i sottotitoli per le clip della piattaforma. Per il momento solo in inglese, vuole abbattere le barriere che ostacolano non udenti e non madrelingua

YouTube ha ufficialmente aperto la strada al servizio automatico per i sottotitoli di tutti i filmati. Estendendo l’opzione già in prova a tutti i video della piattaforma.

Il principale vantaggio proclamato da Google è quello di rendere il servizio accessibile ai non udenti e a coloro che stanno cercando di imparare l’inglese . “La parte fondamentale del DNA di YouTube è l’accessibilità al contenuto” ha infatti spiegato il product manager Hunter Walk.

Lo sviluppatore software di Google Ken Harrenstien, sordo dalla nascita, ne ha poi sottolineato l’importanza, spiegando che ora, grazie al nuovo servizio, potrà andarsi a rivedere quei corsi del MIT che non aveva potuto seguire, “non avendo senso sedere lì e guardare le persone muovere la bocca”.

Il servizio è possibile grazie al software di riconoscimento vocale sviluppato da Google e finora testato con alcuni partner (per esempio per i canali di alcune università statunitensi e del National Geographic) e che utilizza alcuni degli algoritmi utilizzati dal Voice Search impiegato da Google nel mobile .

Quella per generare sottotitoli è, peraltro, una tecnologia in sviluppo da molti anni, e che attualmente è ritenuta in stato avanzato ma non ancora perfetta, soprattutto nei casi in cui a non essere perfetta è la traccia audio del filmato. Lo sa, d’altronde, anche Google: “Non è una soluzione completa ma un passo verso la reale soluzione – afferma il Googler Mike Cohen – uno spelling non corretto non è sempre un problema e altre volte è anche divertente”.

Per ovviare alle imperfezioni, inoltre, coloro che mettono a disposizione il video potranno scaricare i sottotitoli generati automaticamente e modificarli per caricare una versione corretta . Per il momento, poi, il servizio è disponibile solo per l’inglese, ma Google starebbe programmando l’estensione a altre lingue.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il 5 mar 2010
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