Web/Ecco i browser del nuovo millennio

Web/Ecco i browser del nuovo millennio

Con la calzante evoluzione di Internet Explorer, la lunga attesa della prossima release di Netscape Communicator e il capolino di Opera nel panorama dei browser web, chi emergerà nel nuovo millennio?
Con la calzante evoluzione di Internet Explorer, la lunga attesa della prossima release di Netscape Communicator e il capolino di Opera nel panorama dei browser web, chi emergerà nel nuovo millennio?


In questo ultimo anno abbiamo assistito a molte promesse e molti rinvii di nuove release per Windows e Netscape : chi prometteva qualcosa di mai visto prima, chi, invece, annunciava la soluzione a tutti i nostri problemi informatici e web. Come molti di noi avranno notato, sono stati più i ritardi delle promesse mantenute. Ma cosa succederà realmente nel prossimo futuro?

A questa affermazione le reazioni possono essere diverse, ma in maggioranza, tra un sorriso e qualche mano disperata tra i capelli, chiunque sarà consapevole della crescita smisurata ed esponenziale delle vendite di Internet Explorer (anche se vendite non è proprio la parola esatta!) in netto distacco verso l’antagonista per eccellenza… Navigator di Netscape (ora quasi esclusivamente in uscita solo con la suite Communicator).

E’ di pubblico dominio ormai che Microsoft deve quasi totalmente il suo successo alla concorrenza sfrenata e non proprio corretta verso il rivale di casa Netscape (Navigator) introducendo e autoinstallando la versione più o meno aggiornata di Internet Explorer nel proprio sistema operativo (il più delle volte senza chiederne conferma all’utente).

Ma i meriti di Explorer sono reali? E gli altri produttori cosa hanno da offrire?


Chi è presente sul web da un discreto tempo probabilmente saprà dell’esistenza di browser “alternativi” come Opera , Amaya del Web Consortium , ed altri meno conosciuti che, chi più chi meno, cercano di adeguarsi alle nuove tecnologie presenti sul web.

Per ovvi motivi Netscape e Microsoft sono le due case che detengono la maggioranza del mercato in quanto proprietarie dei programmi sicuramente più completi e attrezzati della concorrenza. Tuttavia persino Microsoft non può permettersi di abbassare la guardia di fronte al fenomeno ?open source?, vista anche la scelta di Netscape di rendere pubblici i codici sorgente del loro browser su Mozilla.org, sorgenti ora patrimonio di tutta la comunità degli sviluppatori.

Se dovessimo comparare i vari software, troveremmo che Internet Explorer e Netscape adottano pressoché le stesse tecnologie, anche se IE tende ad accelerare il passo verso l’innovazione tecnologica mentre Netscape cerca di mantenere un giusto equilibrio tra standard e robustezza, senza tralasciare quelle che sono le nuove funzioni e opzioni che il mercato richiede.

Mentre la casa di Redmond cerca di convogliare tutta l’attenzione degli sviluppatori e degli utenti verso la tecnologia che per puro spirito di antagonismo (com’è nella buona tradizione di Microsoft) si riflette contro Java (ora giunto alla versione 2) rilasciando così ActiveX come tecnologia di punta del proprio browser (pur dovendo implementare, essendone costretta, anche una Java Machine) e Jscript come concorrente di Javascript, Netscape continua il suo tragitto nel lavorare sempre più a stretto contatto con Sun (con la quale ha stretto un’alleanza chiamata I- Planet ) e tutte quelle organizzazioni che cercano di dare un’identità più stabile al web (ora in preda all’invasione delle tecnologie e idee più disparate e folli di questi ultimi 2 anni), promettendo nuove tecnologie e nuove funzioni nella nuova release di Communicator 6.0 (glissando così la tanto attesa versione 5.0).

E Opera? Bè, intanto che i due titani sono impegnati a lottare tra di loro, il terzo incomodo si fa strada tra quella fetta di persone scontente che non si trovano a loro agio usando Netscape, ma che hanno la giusta dose di ?allergia? dei prodotti di casa Microsoft e trovano sfogo nel prodotto di Opera Software , Opera per l’appunto, ora giunto alla versione 3.62 Beta 6.

Ma quali caratteristiche porta nel suo curriculum?
Certamente non può ancora competere con le tecnologie attuali in quanto non supporta tutte le specifiche più aggiornate, ma per chi non nutre grosse velleità nel possedere l’ultimo gioiello Internet diventa una buona alternativa ai due colossi.

Opera mantiene un occhio di riguardo verso i protocolli sicuri implementando SSL 2 e 3, TLS 1 e la crittografia a 128 bit (di cui il governo degli Stati Uniti ha concesso proprio recentemente l’esportazione al di fuori dei loro confini) supporta HTML 3.2, Javascript, CSS e Java (con un plug-in di Sun).

Punto di forza di Opera Software è la realizzazione di un software leggero, ovvero di 1,7 megabyte richiesti per l’installazione, circa 30 secondi… Un po ‘ quello che hanno promesso anche i programmatori di Netscape (o meglio, Mozilla.org) con Gecko ( http://www.mozilla.org/newlayout/?cp=dev_ltr1 — che però supporta anche XML 1.0, CSS 1 e 2 e HTML 4.0), attualmente in lavorazione.

In realtà, esiste anche un ?sottobosco? di case minori che producono altri strumenti di navigazione web, ma ricordano ancora un po’ i primordi di Internet, dove al massimo venivano supportate le immagini, i font colorati e altre alternative minori. Noi, però, terremo l’occhio puntato nei software sopra accennati e qualche prodotto che merita un cenno di interesse.

Quello che i grossi produttori hanno intuito già da tempo è la necessità di produrre delle suite o pacchetti completi dei più basilari strumenti di comunicazione Internet, ovvero un client di posta elettronica, uno per leggere le ultime news su Usenet, uno per la messaggistica istantanea, un piccolo editor per costruire pagine web e qualche altra utilità. Punto che la stessa Opera Software ha tenuto in considerazione introducendo un client di posta e newsgroup nel loro browser (almeno così dichiarano nella ultima release del prodotto).

Sempre meno utenti, infatti, hanno il tempo e la voglia di ricercare il prodotto più adatto alle loro esigenze (magari scegliendo Eudora per la posta e Free Agent o Gravity per le news) lasciando alle case produttrici la fatica di proporre loro un pacchetto completo che incontri i loro desideri.

Ovviamente sia Microsoft che Netscape hanno risposto prontamente (anche se già dalla prima versione di Navigator Gold di qualche anno fa Netscape implementava una piccola suite che ora si è sviluppata ed evoluta in Communicator), fornendo rispettivamente un pacchetto di programmi (Internet Explorer per la navigazione, Outlook Express per la posta e le news e FrontPage Express per la creazione di pagine) e una suite ad interfaccia unica chiamata Communicator (suddivisa poi in moduli: Navigator per la navigazione, Messenger per la posta, Collabra per le news e Composer per le pagine).

Potremmo analizzare le preferenze di utilizzo in due modalità principali, da una parte l’utilizzo ?ludico? e dall’altra l’utilizzo ?professionale?, sperimentando poi quali opzioni sono più utili sia nell’una che nell’altra suite.


Seguendo i due browser fin dalle prime versioni, mi sembra che ormai la direzione delle due società si stia tracciando sempre più nettamente dove Microsoft continua la sua strada verso l’implementazione del software nel sistema operativo (addirittura fornendo di base server web, ftp su win2000, proprio per contrastare l’ascesa di Linux) e il suo utilizzo più comune diciamo, mentre Netscape focalizza i suoi sforzi verso un utilizzo più aziendale e professionale della strumentazione.

Non a caso Outlook sforna un prodotto con account multiplo e Netscape gestisce invece profili multipli, che, sebbene a primo impatto può significare la stessa cosa, in realtà si tratta di due cose ben distinte.
Questo infatti rispecchia un po’ la realtà quotidiana, dove nelle proprie mura domestiche ci troviamo ad usare un solo PC generalmente usato da una sola persona (o forse due) che tende a crearsi più account di posta elettronica (ingolosito anche dalle mille offerte di caselle e accessi gratuiti) trovandosi più a suo agio con il prodotto di Microsoft, mentre quando usiamo il nostro PC in ufficio è più facile che dobbiamo condividere il PC con più colleghi, mentre la casella di posta sarà esclusivamente quella aziendale, utilizzando così i profili multipli di Netscape possiamo personalizzare il browser (dai bookmark ai gruppi di discussione, dalla disposizione dei comandi alle preferenze) in base al suo utilizzatore.

Tra le opzioni di Netscape per uso aziendale inoltre, troviamo proprio la possibilità di impostare il proprio browser per un roaming verso il computer centrale dell’azienda, trasformando il PC in un ?ufficio portatile?, cosa che tuttora non ho visto tra le opzioni di Outlook.

In realtà, per poter riuscire a districarsi nella scelta obbiettiva di chi potrebbe fare al caso nostro e poter così riuscire a dare una ?predizione? più attendibile, dovremmo analizzare a fondo i tre programmi (anche se alla fine si riduce ai primi due) e valutarne così la giusta collocazione nel futuro (sempre che con le successive versioni non cambino le attuali opzioni e funzionalità) tenendo un occhio ad una cosa molto importante ma spesso poco considerata dall’utenza: la sicurezza.
Cosa che faremo, ovviamente, nei prossimi articoli.

Marco Trevisan

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Pubblicato il
28 feb 2000
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