Speciale/ L'identikit di Windows Phone 7

Speciale/ L'identikit di Windows Phone 7

Presso la conferenza MIX10 Microsoft ha rivelato nuove caratteristiche di Windows Phone 7. Il quadro non è ancora completo, ma sufficiente per farsi un'idea di cosa offra il nuovo sistema operativo mobile di Redmond
Presso la conferenza MIX10 Microsoft ha rivelato nuove caratteristiche di Windows Phone 7. Il quadro non è ancora completo, ma sufficiente per farsi un'idea di cosa offra il nuovo sistema operativo mobile di Redmond

Come previsto, presso la conferenza MIX10 di Las Vegas Microsoft ha fatto un altro po’ di luce su Windows Phone 7 Series , rivelando nuovi aspetti della sua prossima piattaforma mobile e confermando sostanzialmente quanto era già emerso in occasione del Mobile World Congress 2010 di febbraio.

L’identità di Windows Phone 7 può essere tracciata partendo da quattro punti chiave:
– giochi e applicazioni possono essere sviluppati esclusivamente con Silverlight o con l’ XNA Framework ;
– il multitasking è supportato solo da certe applicazioni integrate nel sistema operativo, mentre le applicazioni di terze parti devono affidarsi ad un sistema di notifiche push simile a quello di iPhone;
– gli utenti consumer possono scaricare e installare giochi e applicazioni esclusivamente dal Windows Phone Marketplace;
– pur con alcune differenze sostanziali, l’interfaccia utente di Windows Phone 7 deriva da quella di Zune HD, ed è pienamente integrata con i principali social network (Facebook, Twitter, MySpace ecc.).

Sviluppo
Come si è detto, lo sviluppo di giochi e applicazioni per Windows Phone 7 deve necessariamente passare per Silverlight e XNA Framework. Il primo consentirà la creazione di applicazioni, giochi e contenuti interattivi strettamente connessi con il Web e pienamente compatibili con i PC desktop. Il secondo si rivolgerà espressamente agli sviluppatori di giochi, e fornirà loro le tecnologie necessarie per realizzare titoli console-like. Titoli capaci di girare, con nessuna o poche modifiche, anche sulle più recenti versioni di Windows, Xbox 360 e, prossimamente, anche su Zune HD.

Sia Silverlight 4 che XNA potranno accedere alla piena potenza della GPU integrata , e consentire dunque lo sviluppo di interfacce e giochi dalla grafica 3D accelerata.

Al momento della sua commercializzazione, Windows Phone 7 supporterà un sovrainsieme della specifica di Silverlight 3 : rispetto alla versione standard verranno supportate alcune caratteristiche hardware degli odierni smartphone, come ad esempio gli accelerometri e la bussola digitale. In seguito Microsoft porterà sul suo sistema operativo mobile una completa implementazione di Silverlight 4 , software di cui è appena stata rilasciata una release candidate (la versione finale è attesa per aprile).

BigM ha voluto sottolineare come, a livello di caratteristiche, non ci sarà alcuna differenza tra la versione mobile e desktop di Silverlight 4: questo farà sì che gli sviluppatori possano progettare applicazioni capaci di girare senza modifiche sui dispositivi mobili così come sui PC. Silverlight potrebbe diventare una tecnologia ancor più appetibile per gli sviluppatori nel momento in cui salirà a bordo di altre piattaforme mobili: la versione per Symbian è già in cantiere , e quella per Moblin (ora MeeGo ) era stata preannunciata da Intel lo scorso anno.

Charlie Kindel, a capo del gruppo Windows Phone Development di Microsoft, ha affermato che attualmente l’unico linguaggio di programmazione supportato da Windows Phone 7 è il C# . Il manager ha tuttavia suggerito che in futuro potrebbe essere aggiunto il supporto ad altri linguaggi del MS.NET Framework, come Visual Basic e C++.

Altri manager di Microsoft non hanno poi escluso del tutto la possibilità, per gli sviluppatori, di scrivere codice nativo : una possibilità che, se offerta, verrà però limitata a casi molto specifici. Una di queste eccezioni sarà probabilmente rappresentata da Flash 10.1 , che altrimenti dovrebbe girare – con una notevole perdita di efficienza – sul motore runtime di Silverlight.

Per quanto riguarda l’ interfaccia utente , gli sviluppatori di applicazioni avranno ampia libertà di scelta : potranno appoggiarsi all’interfaccia standard di Windows Phone 7 oppure progettarne di proprie, anche molto differenti dal look and feel predefinito.

Microsoft ha già messo a disposizione degli sviluppatori le Community Technology Preview (CTP) degli ambienti e dei tool necessari a creare giochi e applicazioni per Windows Phone 7 : questi comprendono Visual Studio 2010 Express for Windows Phone, Windows Phone 7 Series Add-in for Visual Studio, Silverlight for Windows Phone, XNA Game Studio 4.0, Expression Blend 4 (scaricabile separatamente) e un emulatore di Windows Phone. Questi software, che girano esclusivamente sotto Windows Vista e Windows 7, possono essere scaricati gratuitamente dal sito developer.windowsphone.com insieme a documentazione e programmi d’esempio. Windows Phone 7 includerà una nuova versione del Windows Marketplace che ha debuttato lo scorso anno in Windows Mobile 6.5. Rinominato per l’occasione Windows Phone Marketplace , il rinnovato app store di Microsoft rappresenterà l’unico canale di distribuzione di applicazioni e giochi . Non solo: ogni software che entrerà a far parte del market dovrà essere preventivamente approvato da Microsoft . Tali scelte ricalcano quelle fatte da Apple con iPhone, e come queste ultime sono senz’altro destinate a far discutere. Resta da vedere se Microsoft sarà altrettanto ferma e intransigente di Apple nel contrastare il jailbreaking della sua piattaforma.

Costringere gli utenti a scaricare e installare le applicazioni attraverso un unico app store ufficiale ha principalmente due scopi : la prima è limitare l’esposizione dell’utente a potenziali fonti di malware o di programmi mal scritti; la seconda è trasformare le applicazioni per Windows Mobile in una nuova fonte di reddito sia per Microsoft che per i suoi partner, ampliando altresì le occasioni di guadagno per gli sviluppatori indipendenti.

L’unico strappo a queste regole Microsoft lo farà nei confronti di aziende e grossi publisher, ai quali permetterà di attivare canali di distribuzione privati a solo beneficio dei rispettivi dipendenti (ad esempio per la distribuzione di software aziendali o programmi in beta testing).

Windows Phone Marketplace sembra combinare alcune delle principali caratteristiche dell’App Store di Apple con quelle dell’Android Market, ma con in più una maggiore libertà di scelta, da parte degli sviluppatori, nell’implementazione del periodo di prova: questo può ad esempio scadere dopo un certo tempo o, nel caso di un gioco, al completamento del primo livello. La trial può anche durare a tempo indefinito ma in modalità limitata. Un’altra caratteristica d’interesse è data dal fatto che, nel momento in cui l’utente decide di acquistare la versione completa di un software, non deve necessariamente riscaricarlo: dopo l’acquisto, tutte le funzionalità del programma vengono automaticamente sbloccate.

Per pubblicare i propri lavori sul Martketplace gli sviluppatori devono sottoscrivere un abbonamento del costo di 99 dollari l’anno : al momento non è ancora noto se permarrà il limite di 5 applicazioni per account che caratterizza l’attuale abbonamento per Windows Mobile 6.5.

Giochi e applicazioni potranno essere freeware, adware o a pagamento . Quelli gratuiti e slegati dalla pubblicità saranno probabilmente una stretta minoranza: in fondo gli sviluppatori devono rifarsi dei 99 dollari dell’abbonamento. Assai più diffuso, come succede ad esempio nell’Android Market, sarà il modello basato sull’advertising: modello che Microsoft ha però intenzione di regolamentare in modo abbastanza rigido, verificando che le pubblicità siano appropriate (ad esempio, niente signorine licenziose) e adeguate al target d’utenza di quello specifico programma. A seconda del tipo di applicazione, i banner pubblicitari potranno anche essere visualizzati a pieno schermo : un primo esempio è dato dal news reader di Associated Press .

Come avviene con gli app store concorrenti, gli utenti potranno acquistare giochi, applicazioni e altri contenuti (come temi, sfondi, suonerie ecc.) registrandosi con un account Live e associandovi una carta di credito . Di tutte le applicazioni acquistate viene tenuta traccia online, in questo modo l’utente può disinstallarle e riscaricarle in qualsiasi momento, anche in seguito al cambio di dispositivo. Sarà inoltre possibile accedere al marketplace anche attraverso Dorado , il software che già accompagna Zune e che in Windows Phone 7 rimpiazzerà i precedenti ActiveSync e Centro gestione dispositivi Windows Mobile.

Nonostante i tanti fili che legano Windows Phone 7 a Zune, le due piattaforme restano per il momento due mondi a sé, ciascuno con il proprio market e le proprie applicazioni. È tuttavia lecito attendersi che in futuro queste due piattaforme siano destinate a convergere, ciò soprattutto grazie al framework XNA. Confermando le indiscrezioni, Microsoft ha spiegato che Windows Phone 7 non supporterà il multitasking. O meglio, lo supporterà esclusivamente con certe applicazioni integrate nel sistema operativo, quali ad esempio il player musicale, che continuerà a suonare anche in background (mentre ad esempio si scrive una email o si naviga sul Web).

Almeno inizialmente, le applicazioni di terze parti non potranno invece avvantaggiarsi di un vero multitasking , come quello che da sempre caratterizza Windows Mobile (e che rimane supportato a livello di kernel anche da Windows Phone 7). “Gli sviluppatori potranno avvalersi di meccanismi come le notifiche per creare l’illusione che le applicazioni stiano ancora girando”, spiega Mary Jo Foley sul proprio blog. “In aggiunta a ciò, le Live tile che sono parte della nuova interfaccia utente verranno costantemente aggiornate in tempo reale (sempre attraverso le notifiche)”.

Le Live tile sono sezioni dell’home screen di Windows Phone i cui contenuti si aggiornano in tempo reale: tali “mattonelle” possono somigliare a dei semplici widget, mostrando contenuti provenienti da Internet (news, meteo, lo stato dei nostri contatti, i tweet più recenti ecc.), oppure fornire aggiornamenti in tempo reale sul numero di messaggi ricevuti su Outlook mobile o su un client di instant messaging. Proprio come per iPhone, dunque, le applicazioni in background possono continuare a notificare certi aggiornamenti all’utente anche se inattive.

Joe Belfiore, vicepresidente del Windows Phone Program Management, ha spiegato che l’architettura definitiva di Windows Phone 7 farà probabilmente in modo che le applicazioni o i giochi che girano in background vengano messi in stand by o, nel caso serva memoria per i processi in foreground, ne venga salvato lo stato e vengano sospesi (dunque copiati sulla memoria di storage). Qualcosa di molto simile a quanto già avviene in iPhone e Android.

L’eliminazione del multitasking può apparire come un grosso passo indietro, soprattutto agli occhi dei più smanettoni. Dall’esperienza d’uso dei moderni sistemi operativi mobili emerge però che il multitasking è spesso la principale fonte di rallentamenti, crash e consumi anomali di batteria : gli stessi problemi che spesso inducono gli utenti di Android a munirsi di un buon task killer per chiudere saltuariamente i processi rimasti attivi e non più necessari. Specie in ambito consumer, dunque, limitare il multitasking sembra oggi il modo più sicuro per garantire reattività e affidabilità: due caratteristiche cruciali per dispositivi, come gli smartphone, dove la parte telefonia è un semplice processo che spesso deve contendersi le risorse di sistema con centinaia di altri processi.

Basandosi sulla sua esperienza, Apple sembra però in procinto di eliminare o quanto meno mitigare questa limitazione . Secondo numerose indiscrezioni, infatti, il prossimo iPhone 4G potrebbe finalmente implementare una qualche forma di multitasking reale . A questo proposito è interessante quanto detto da succitato Charlie Kindel di Microsoft, secondo il quale mano a mano che sarà possibile prevedere con maggiore accuratezza il consumo di risorse (batteria, RAM, traffico di rete) di Windows Phone 7 e delle sue applicazioni, BigM amplierà progressivamente il supporto al multitasking del suo nuovo sistema operativo . Questo sembra lo stesso percorso seguito da Apple, un percorso che la Mela ha però intrapreso con diversi anni di anticipo rispetto alla sua storica rivale. Presso il MIX 10 Microsoft ha annunciato tutti i partner che nei prossimi mesi forniranno contenuti per la nuova piattaforma: tra questi si citano Associated Press, Pandora, PopCap Games, Photobucket, Sling Media, Netflix, Fandango e Fouresquare Labs. Tra le applicazioni mostrate nel corso della conferenza vi sono il popolare client Twitter Seesmic, il servizio location-based Foursquare, il servizio di music-tagging Shazam e il già citato news reader di Associated Press.

Tra i demo che più hanno attratto l’interesse degli addetti ai lavori c’era il client di video/TV streaming di Netflix e il gioco 3D The Harvest , sviluppato in Silverlight e capace di supportare Xbox Live.

Microsoft ha mostrato anche Marionette , un’applicazione che utilizza l’accelerometro per muovere un avatar 3D a zonzo per lo schermo: il viso dell’avatar può essere personalizzato con la foto dell’utente (quello mostrato al MIX10 aveva le fattezze del boss di Microsoft, Steve Ballmer).

Gli uomini di Redmond hanno poi dato una più ampia dimostrazione dell’ interfaccia utente di Windows Phone 7 , mostrandone le già citate live tile , l’integrazione con i social network, le funzionalità di condivisione e le principali applicazioni integrate. I video pubblicati su YouTube rendono sicuramente meglio l’idea di quanto possano fare le parole.

Pare altresì appurato che Windows Phone 7, a differenza del suo predecessore, non implementerà il copia&incolla : un’altra limitazione che potrebbe allontanare gli utenti più esigenti, coloro che desiderano utilizzare il proprio smartphone come un vero e proprio computer palmare.

Requisiti hardware
Gli smartphone su cui girerà Windows Phone 7 dovranno rispettare alcuni requisiti hardware , buona parte dei quali erano già stati rivelati lo scorso mese. Eccone l’elenco integrale:

– display touch screen di tipo capacitivo con risoluzione di 800 x 480 pixel (in futuro, forse, anche 480 x 320 pixel);
– almeno 256 MB di RAM e 8 GB di memoria flash per l’archiviazione di dati e applicazioni;
– supporto al multi-touch a 4 punti;
– processore ARMv7 Cortex/Scorpion o superiore;
– GPU con supporto alle API Direct3D 9;
– supporto all’accelerazione dei video 720p;
– fotocamera da almeno 5 megapixel con flash e pulsante di scatto in hardware;
– tre pulsanti hardware: Start, Search (Bing) e Back;
– integrazione di GPS, accelerometro, bussola digitale, sensore di luce e sensore di prossimità.

Alessandro Del Rosso

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Pubblicato il
16 mar 2010
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