USA, un video per Wikipedia

USA, un video per Wikipedia

L'iniziativa è stata supportata dalla Open Video Alliance e da Mozilla: una guida rapida alla pubblicazione di video in formato aperto sull'enciclopedia libera
L'iniziativa è stata supportata dalla Open Video Alliance e da Mozilla: una guida rapida alla pubblicazione di video in formato aperto sull'enciclopedia libera

Su Wikipedia esistono attualmente milioni di pagine che tentano di raccogliere tutto lo scibile umano in parole ed immagini. Tuttavia, uno dei più immediati formati di divulgazione manca all’appello: il video. A parte qualche caso isolato, come ad esempio quello relativo ad un paio di brevi filmati disponibili sulla pagina dedicata all’orso polare .

Quello del formato video rappresenta dunque un vuoto da colmare al più presto, almeno stando alla Participatory Culture Foundation (PCF), organizzazione non profit statunitense che opera per lo sviluppo e relativa diffusione della piattaforma libera Miro . Per sopperire a tale mancanza, PCF ha così annunciato la nascita di un particolare sito, chiamato videoonwikipedia.org .

Quello di videoonwikipedia.org è un progetto in cantiere da parecchio tempo all’interno di PCF, alla fine divenuto realtà con il supporto di Open Video Alliance , della community di Mozilla Drumbeat e di Kaltura , piattaforma di pubblicazione video in formato open oltre che partner tecnologico della stessa Wikimedia Foundation.

Obiettivo dichiarato, offrire agli utenti una sorta di guida rapida ai metodi di pubblicazione di filmati sull’enciclopedia online. “Quando pubblicate un video su Wikipedia – si legge sul sito ufficiale del progetto – date allo stesso tempo un contributo alla promozione dei video aperti. Wikipedia utilizza filmati aperti al 100 per cento, alimentati da HTML5 e da Theora”.

“Speriamo che questa iniziativa porti migliaia di utenti verso il sito – ha spiegato Nicholas Reville, a guida di PCF – e soprattutto che mostri alla gente quanto importante sia Theora. I video supportati da HTML5, che non necessitano di Flash, rappresentano un grande passo verso una Rete aperta. Se dipendesse dai codec proprietari come h.264, saremmo ancora imbottigliati tra i meandri dei soliti gatekeeper per i video online”.

Gli utenti che vorranno sperimentare dovranno in pratica convertire i vari filmati in formato Ogg Theora , sfruttando il tool di conversione Miro Video Converter . Il sito ha poi messo a disposizione una gallery di filmati già inviati a Wikipedia, in modo da permettere agli utenti di capire quale tipo di contenuti è stato finora scelto. Come ad esempio un bimbo affetto da sindrome di Tourette o uno struzzo.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
19 mar 2010
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