USA, la minaccia viene dal Tubo

USA, la minaccia viene dal Tubo

Arrestato uno psicotico che aveva caricato più di 500 filmati sulla piattaforma video. Nel suo mirino, un membro del Congresso a stelle e strisce e i figli degli stessi dipendenti di YouTube
Arrestato uno psicotico che aveva caricato più di 500 filmati sulla piattaforma video. Nel suo mirino, un membro del Congresso a stelle e strisce e i figli degli stessi dipendenti di YouTube

Alla fine dello scorso marzo, la copia di un particolare video di YouTube aveva fatto la sua apparizione presso gli uffici del Federal Bureau of Investigation (FBI). Un filmato già rimosso dalla piattaforma di video sharing, contenente le visionarie e psicotiche teorie di un uomo dagli occhi chiari successivamente identificato col nome di Norman Leboon.

Un video fatto in casa, tra i più di 500 caricati dall’uomo tramite il suo account personale sul Tubo. In cui dichiarazioni decisamente fuori dall’ordinario avevano fatto scattare l’allarme tra gli uffici degli agenti federali statunitensi.

Nel mirino dell’uomo, Eric Cantor, rappresentante repubblicano della Virginia al Congresso a stelle e strisce. Un bugiardo, un maiale, un essere ripugnante, lucifero in persona.
Almeno sono stati questi i poco simpatici epiteti utilizzati da Norman Leboon, che aveva quindi minacciato di uccidere i figli di Cantor/lucifero con una serie di pallottole piantate in testa. Ma il congressman non è stata l’unica vittima designata dalle uscite amatoriali dell’uomo su YouTube. In un precedente filmato, Leboon aveva minacciato tutti gli impiegati della piattaforma di Google , sostenendo di esserne il solo ed unico proprietario.

Leboon ha dunque precisato nel video di essere la divinità precedentemente nota con i nomi di Zeus, Zion e Ra, padre del suo unico figlio, Messiah. Oltre a minacciare i primi figli dei dipendenti di YouTube , l’uomo se l’era anche presa con il film Babe, maialino coraggioso , ordinandone l’eliminazione. Minacce a questo punto eccessive, che hanno fatto muovere gli agenti dell’FBI.

I federali hanno quindi chiesto a Google di fornire loro l’indirizzo IP relativo al computer casalingo di Leboon, risalendo successivamente al suo indirizzo fisico grazie all’intervento del provider Verizon. Catturato, l’uomo ha continuato a rimarcare la sua aura divina, ammettendo di aver realizzato oltre 2mila filmati dal sapore schizoide. Se condannato, rischia ora un massimo di 15 anni di carcere e 500mila dollari di multa. A meno che Zeus, Zion e Ra non decidano di salvarlo.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
2 apr 2010
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