Microsoft dà i numeri su Seven

Microsoft dà i numeri su Seven

Complice la primavera, BigM si sbottona: le vendite vanno bene, meglio della media, ma l'aumento in volume dei netbook limita la crescita. I clienti sembrano comunque soddisfatti
Complice la primavera, BigM si sbottona: le vendite vanno bene, meglio della media, ma l'aumento in volume dei netbook limita la crescita. I clienti sembrano comunque soddisfatti

Milano – A cinque mesi dalla messa in commercio, prime cifre ufficiali su Windows 7. Nel corso di una presentazione svoltasi a Milano, Gfk ha presentato i dati di una sua ricerca da cui emerge che il nuovo sistema operativo avrebbe conquistato in Italia il 74,9 per cento dei sistemi operativi Microsoft venduti e il 60,3 dei notebook sul mercato consumer. Per favorire la migrazione al nuovo sistema operativo – il 13 luglio terminerà il supporto al Service Pack 2 di Xp – la casa di Redmond punta ora su una politica commerciale aggressiva, con uno sconto del 30 per cento sul prezzo di listino dell’aggiornamento per chi da Vista o XP passa a Windows 7 Home Premium.

Più in generale, le vendite di pc con sistema operativo Microsoft sono cresciute nei dati forniti del 24,2 per cento nel volume tra febbraio di quest’anno e lo stesso mese del 2009. Un dato superiore al complesso del mercato, che ha fermato il progresso poco sopra il 20 per cento, trainato dal boom dei netbook (arrivati a occupare il 29,2 per cento delle vendite di PC Microsoft). Questi ultimi negli scorsi mesi hanno una conosciuto una mutazione rispetto alle funzioni generali, ponendosi in concorrenza con i notebook. La crescita dei prodotti con prezzi contenuti non è stata accompagnata dal resto del mercato, tanto che – complice anche il calo dei prezzi – il confronto anno su anno per valore segna un calo dello 0,1 per cento.

Nell’occasione Microsoft ha presentato anche i dati sui livelli di soddisfazione della propria clientela, da cui è emerso che i consumatori apprezzano soprattutto la funzionalità Touch, la semplicità e la possibilità di personalizzazione, con gli italiani tra i più “ghiotti” nel download dei temi alternativi proposti sul sito italiano di Windows. Le aziende italiane sembrerebbero invece gradire Windows 7 soprattutto per la sicurezza e l’aumento della produttività.

A livello worldwide, invece, Net Applications ha calcolato che a marzo Windows 7 ha raggiunto il traguardo del 10 per cento di utilizzo totale dei sistemi operativi (la quota complessiva di Microsoft si attesta al 91,6), segno evidente che l’Italia è tra i paesi che danno le maggiori soddisfazioni alla casa di Redmond.

Sempre ieri sono stati pubblicati negli Stati Uniti i risultati di una ricerca condotta da Dimensional Research su un campione di 700 manager, da cui è emerso che il 16 per cento ha fatto migrare almeno una parte del proprio parco PC verso Windows 7, mentre il 42 prevede di avviare il processo nella seconda metà dell’anno. A conti fatti, il nuovo sistema operativo dovrebbe diventare la norma nel mondo corporate prima della fine dell’anno.

Luigi dell’Olio

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Pubblicato il
8 apr 2010
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