La Google Economy

La Google Economy

di Nicola Riva - La consacrazione di Google come motore ricerca più utilizzato in Italia e nel mondo intero ridisegna scenari, strategie e successi dei siti web. Tutti pendono dalle sue... labbra
di Nicola Riva - La consacrazione di Google come motore ricerca più utilizzato in Italia e nel mondo intero ridisegna scenari, strategie e successi dei siti web. Tutti pendono dalle sue... labbra


Roma – Il business di Internet, e il successo di un sito, dipendono in maniera diretta dal numero dei visitatori che transitano nelle pagine. Più persone leggono le pagine web, e proporzionalmente più acquirenti adocchiano e comprano i prodotti, qualsiasi cosa il sito offra.

Alla base della catena: Google. Il motore di ricerca per eccellenza. Indiscusso re del mercato. Posizionarsi ai primi posti delle ricerche di Google significa aumentare i visitatori che provengono dall’esterno del sito e quindi il giro economico del business stesso.

Ma come è possibile posizionarsi ai primi posti di Google? I manager si scervellano, i webmaster impazziscono, la formula (non semplice, era ovvio) è una delicata alchimia matematica tra infiniti criteri. Per di più, Mr Google ha introdotto anche il ranking: il voto. Ogni singola pagina, se indicizzata da Google, ha un ranking da 1 a 10 (utile per scoprire il ranking è installare la Google toolbar).

Se la vostra pagina web non ha un ranking, disperate pure, siete fuori dal giro. Qualcosa non va. Se siete indicizzati, comincia la vostra scalata alla vetta. Tutto influenza, tutto conta. Dalla url, che non deve contenere caratteri o formule strane, al titolo delle pagine web. Da quanti e quali siti siete linkati è fondamentale. Sono come le raccomandazioni, più se ne hanno, e magari da pezzi grossi, e più si conta. Per Google, ovvio.

Allora tutti sotto allo studio e alla prova, ma rapidamente. Google è una macchina mutante, cambia spesso i criteri con cui fornisce i risultati delle ricerche. Vi distraete, perdete di mira il problema? Scenderete di ranking. Altrimenti che gusto c’è? Quando si giungerà alle prime pagine delle ricerche tanto care su Google magari si arriverà anche a rompere le uova nel paniere a Microsoft. O a Yahoo! Ah! La Google Economy.

Nicola Riva
www.nicor.it

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Pubblicato il
11 apr 2003
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