Paramount: niente 28 giorni dopo

Paramount: niente 28 giorni dopo

Chiusa la finestra tra vendita e affitto via Redbox per Paramount, che si unisce così a Disney e Sony. Al contrario Warner, Universal e 20th Century Fox fanno passare 28 giorni. Chi combatte la pirateria?
Chiusa la finestra tra vendita e affitto via Redbox per Paramount, che si unisce così a Disney e Sony. Al contrario Warner, Universal e 20th Century Fox fanno passare 28 giorni. Chi combatte la pirateria?

Paramount Pictures ha raggiunto un accordo con Redbox per mettere a disposizione i suoi DVD lo stesso giorno in cui arrivano in vendita .

Redbox , il distributore automatico di DVD in affitto, ha sempre subito un ritardo nella disponibilità dei nuovi titoli rispetto all’uscita ufficiale in DVD: le major temevano l’effetto dell’affitto a “un dollaro a notte” sulle vendite. Tanto che, al contrario, Warner Bros, Universal Pictures e 20th Century Fox hanno recentemente raggiunto un accordo che blocca l’affitto per 28 giorni dopo la messa in vendita del DVD.

D’altra parte ridurre la finestra tra uscita al cinema e noleggio può contribuire a diminuire la pirateria , o almeno quella che deriva dalla mancanza di alternative.

Viacom, proprietaria di Paramount, nei mesi scorsi ha infatti sperimentato varie finestre per verificare le ricadute dell’affitto sulle vendite, arrivando a conclusioni interessanti: “Non c’è una cannibalizzazione del noleggio Redbox sulle vendite dei DVD – spiega innanzitutto il presidente di Paramount Home Entertainment Dennis Maguire – tanto che in effetti Redbox ci permette di incassare più soldi”.

Con l’accordo Paramount non riceverà, come al solito in questo tipo di contratti, una percentuale degli incassi dei noleggi (in totale, per tutta la durata dell’accordo, dovrebbe ammontare a 575 milioni di dollari secondo i calcoli di Redbox), ma assicurano ai loro titoli uno spazio specifico presso le cabine Redbox .

Accordi simili per fornire i loro DVD direttamente al momento della messa in vendita sono già stati stipulati da Sony, mentre Disney ha offerto i suoi titoli senza un accordo formale.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
18 giu 2010
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