Italia, gli hacker si incontrano

Italia, gli hacker si incontrano

"Cracca al tesoro" a Orvieto, Hackmeeting a Roma: la scena italiana si incontra. E parla di sicurezza, privacy e controllo
"Cracca al tesoro" a Orvieto, Hackmeeting a Roma: la scena italiana si incontra. E parla di sicurezza, privacy e controllo

Orvieto, 3 luglio, Cat2010; Roma, 2-4 luglio, Hackmeeting 2010. I primi caldi hanno spinto gli hacker italiani ad uscire per un attimo dalla Rete per incontrarsi in due diversi eventi, occasioni entrambe per parlare delle linee di sviluppo di Internet, di sicurezza informativa, privacy e, in generale, ICT.

“Cracca al Tesoro”, Cat2010 Summer edition , è un hack game che si svolgerà all’interno della città umbra e la diretta sarà trasmessa in streaming sul sito dell’iniziativa: il centro storico verrà disseminato di access point wireless e i partecipanti, a squadre, dovranno, partendo da un indizio iniziale, individuare il primo, violarlo, “bucare” l’eventuale sistema collegato per trovare l’indizio che porta al successivo access point , fino al bersaglio finale.

In pratica il meccanismo della caccia al tesoro è contaminata con il wardriving : ma la gara è tutta una scusa, da un lato perché, in fondo, essere hacker significa anche volersi mettere alla prova, e dall’altro c’è la volontà di incontrarsi per parlare dei temi caldi del momento. L’evento è infatti patrocinato dall’Associazione Informatici Professionisti ( aipnet ) e organizzato in collaborazione con OPSI , l’Osservatorio Privacy e Sicurezza delle Informazioni.

È proprio Andrea Violetti, Presidente di AIP che dichiara: “Occorre sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sugli incidenti legati alla violazione della privacy e sulle conseguenze di una scarsa protezione dei dati personali”. Non si tratta solo di sensibilizzare per rafforzare l’anello debole della catena della sicurezza, l’uomo, ma spiega ancora “il problema coinvolge anche la questione della contrattualistica online, vero scandalo del nostro paese dove imperterriti operatori continuano a scambiare dissensi con consensi, perpetrando vere e proprie azioni di telemarketing scorrette, ingannevoli e senza cautele rispetto agli innovativi furti di identità”.

In parziale contemporanea, dal 2 al 4 luglio, si svolgerà l’ hackmeeting 2010 , il raduno nazionale degli hacker, giunto quest’anno alla sua tredicesima edizione, e che quest’anno sarà ospitato dal centro sociale La Torre, a Roma.

Anche il luogo, lo spazio autogestito, non è una scelta casuale: tutta l’organizzazione dell’evento è orizzontale, segue infatti una mailing list i cui partecimanti hanno l’occasione di incontrarsi per approfondire i temi trattati per iscritto. Così come non è casuale che l’evento sia completamente gratuito (a parte eventuali libere offerte da parte dei partecipanti per contribuire alle spese organizzative): si ricalca l’ottica della comunità, del movimento Open Source, dell’arrangiarsi con le risorse che si hanno. Così che anche la forma trasmetta qualcosa.

La partecipazione, d’altronde, sarà l’elemento fondante dell’hackmeeting: una serie di seminari hanno l’obiettivo di condividere competenze tecniche, ma anche per discutere di nuovi media, privacy e controllo, software, hardware e reti di comunicazione . Il tutto per capire o approfondire temi di attualità come le conseguenze della convergenza di telefonia mobile, internet e media, l’esplosione dei social network con la commistione tra pubblico e privato, tra commerciale e personale. Perché essere hacker, in fondo, significa soprattutto curiosità.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il 2 lug 2010
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