Cile, una legge per la neutralità

Cile, una legge per la neutralità

Approvato all'unanimità un emendamento alla legge nazionale sulle telecomunicazioni. Gli ISP del paese sudamericano dovranno garantire equo trattamento a contenuti e servizi. Ma ci saranno delle eccezioni
Approvato all'unanimità un emendamento alla legge nazionale sulle telecomunicazioni. Gli ISP del paese sudamericano dovranno garantire equo trattamento a contenuti e servizi. Ma ci saranno delle eccezioni

C’è chi ha sottolineato come si tratti del primo paese nel mondo ad adottare una legge sulla cosiddetta neutralità della Rete. Una serie di emendamenti, in realtà, di recente approvati dalla Camera dei Deputati cilena con 100 voti favorevoli ed un solo astenuto .

È stata modificata dunque la precedente legge sulle telecomunicazioni del paese sudamericano, per far sì che tutti gli utenti vengano tutelati da fermi principi di neutrality. Regole che i vari provider del paese dovranno rispettare, inibiti dalle autorità cilene. Non sarà infatti possibile preferire un certo servizio o contenuto web né tantomeno garantirgli traffico più scorrevole.

I vari ISP non potranno cioè mettere in campo pratiche discriminatorie verso quei servizi legali utilizzati comunemente dagli utenti. Le uniche eccezioni saranno rappresentate da strategie d’emergenza, per la tutela della privacy e quella della sicurezza di un sistema informatico .

Ma la nuova legge non obbligherà soltanto a mantenere una Rete neutrale. I vari fornitori di connettività dovranno garantire ai propri clienti un più alto livello di trasparenza, a cominciare dai contratti stipulati. E dalla pubblicizzazione di velocità di connessione che corrispondano a quelle reali.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
19 lug 2010
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