Emirati Arabi Uniti, BlackBerry a metà

Emirati Arabi Uniti, BlackBerry a metà

Verranno bloccate le principali funzionalità dei dispositivi RIM. L'invio di dati cifrati verso server esteri rappresenterebbe una minaccia alla sicurezza nazionale. E c'è chi parla di tentativo di censura
Verranno bloccate le principali funzionalità dei dispositivi RIM. L'invio di dati cifrati verso server esteri rappresenterebbe una minaccia alla sicurezza nazionale. E c'è chi parla di tentativo di censura

Non si tratterebbe affatto di una forma di censura. Bensì di un blocco voluto dalle autorità degli Emirati Arabi Uniti per motivi strettamente collegati alla sicurezza nazionale . Almeno secondo la visione illustrata da Mohammed al-Ghanem, direttore generale dell’authority che nell’area del Golfo Persico gestisce l’intero apparato delle telecomunicazioni.

Ci sarà dunque un blocco generale, voluto dal governo locale per evitare che i BlackBerry procedano all’invio di dati cifrati verso server all’estero . Una questione di sicurezza per gli Emirati Arabi Uniti, dato anche il consistente livello di diffusione locale degli smartphone RIM.

A partire dalla metà del prossimo ottobre, gli utenti locali non potranno più inviare messaggi di posta elettronica , così come accedere ad Internet e scambiare semplici messaggi di testo. Una decisione che è stata presa allo stesso modo dal governo dell’Arabia Saudita, che inizierà anche prima con il blocco generale , precisamente alla fine di questo mese.

Nel mirino, dunque, l’azienda canadese Research In Motion (RIM), che già si era rifiutata categoricamente di consegnare alle autorità del Golfo le chiavi di cifratura. La stessa authority araba ha infatti ammesso che il blocco all’uso dei BlackBerry servirà a far pressione su RIM, affinché faccia in modo che le autorità locali abbiano più libertà di monitorare i dispositivi .

Le autorità degli Emirati Arabi Uniti hanno infatti paura che lo scambio di email protette possa compromettere in qualche modo la sicurezza nazionale, attraverso dati diffusi all’estero per scopi prettamente illeciti. Ma c’è chi ha gridato alla censura , tra cui gli attivisti di OpenNet Initiative .

Le autorità locali avrebbero infatti arrestato un possessore di BlackBerry, alla ricerca di altri cinque attivisti colpevoli di aver montato una protesta sul continuo aumento del prezzo del petrolio. Quest’ultimi avrebbero organizzato tutto tramite BlackBerry Messenger .

Mauro Vecchio

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
2 ago 2010
Link copiato negli appunti