AGCOM, il cittadino vigilerà sull'ISP

AGCOM, il cittadino vigilerà sull'ISP

Uno strumento software per testare la propria connessione, per mettere alla prova le cifre con cui si imbellettano gli ISP. E costringerli alla trasparenza. Certificato, da ottobre
Uno strumento software per testare la propria connessione, per mettere alla prova le cifre con cui si imbellettano gli ISP. E costringerli alla trasparenza. Certificato, da ottobre

Si propone di mettere i consumatori a diretto confronto gli operatori che offrono connettività Internet: l’AGCOM ha annunciato per il prossimo ottobre il lancio di Misura Internet , un progetto volto a garantire trasparenza nelle condizioni con cui gli ISP offrono servizi ai propri utenti, consegnando ai netizen gli strumenti per verificare che quanto sbandierato dal provider abbia reale riscontro.

L’AGCOM, in un comunicato stampa , chiarisce che lo strumento è stato approntato nel corso della sperimentazione condotta fianco a fianco con la Fondazione Ugo Bordoni in Puglia, Sardegna, Toscana e Veneto, nel corso della quale si è iniziato a “verificare la velocità di download e upload nel trasferimento dati e del ritardo di trasferimento per le connessioni internet da postazione fissa”.

Si elargiscono però pochi dettagli rispetto a NEMESYS, il software deputato a questo raffronto: si spiega che potrà essere scaricato gratuitamente, lo si descrive come “un innovativo strumento di controllo”, “certificato”, con cui “il consumatore potrà avere maggiore consapevolezza delle prestazioni offerte dagli operatori e orientarsi tra le offerte di mercato, verificando di persona la qualità della propria linea e confrontandola con quella promessa dall’operatore al momento della stipula del contratto”.

Sugli operatori, tenuti dalla delibera 131/06/CSP e successive integrazioni a garantire al cittadino informazioni dettagliate sulla qualità del proprio servizio, ci sarà anche il consumatore a vigilare. Una strategia che, in diverse declinazioni, è stata adottata ad esempio anche negli States e nel Regno Unito , e i cui risultati hanno rivelato dati niente affatto incoraggianti .

Gaia Bottà

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Pubblicato il 11 ago 2010
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