USA, il patent trolling salverà l'editoria?

USA, il patent trolling salverà l'editoria?

Un'azienda di Las Vegas ha acquisito i diritti relativi ai contenuti di alcuni publisher a stelle e strisce. Da lì, denunce a tappeto per blogger e siti, con la possibilità di patteggiare. La reazione di EFF
Un'azienda di Las Vegas ha acquisito i diritti relativi ai contenuti di alcuni publisher a stelle e strisce. Da lì, denunce a tappeto per blogger e siti, con la possibilità di patteggiare. La reazione di EFF

Che la crisi dei giornali cartacei rappresenti una delle più difficili sfide al futuro economico dell’editoria è ormai cosa nota. Numerosi publisher a stelle e strisce le hanno ormai provate tutte per strappare il destino dei tradizionali newspaper dalle grinfie di vampireschi motori di ricerca e truffaldini aggregatori di notizie.

Un’insolita iniziativa è stata però portata avanti da parte di una società di Las Vegas chiamata Righthaven LLC . A salvare i giornali dalla catastrofe potrebbe essere una delle strategie legali più controverse, il patent trolling. L’idea è venuta al CEO di Righthaven Steve Gibson, che ha di fatto messo in piedi una vasta campagna d’adesioni, per fare letteralmente razzia di copyright tra i publisher statunitensi .

Questa, in sostanza, la strategia di Righthaven : ottenere il diritto allo sfruttamento di contenuti per poi trascinare in tribunale qualsiasi sito o blogger che abbia ripreso e pubblicato una determinata notizia senza esplicito consenso. Un’iniziativa che ha finora fruttato più di 100 azioni legali , con richieste medie di risarcimento pari a 75mila dollari l’una .

Salvo poi patteggiare con il malcapitato per una cifra che si aggirerebbe intorno ai 5mila dollari. Quella di Righthaven è tuttavia una strategia che pare aver attirato le attenzioni dei publisher a stelle e strisce. Dopo l’adesione di Stephens Media , società con base in Nevada proprietaria del Las Vegas Review Journal , c’è stata quella di WECHO Media , che controlla attualmente quasi 30 quotidiani nello stato dell’Arkansas .

Stando alle cronache, il CEO di Righthaven Steve Gibson ha già raccolto i primi frutti di questa strategia, che non è certo piaciuta agli attivisti di Electronic Frontier Foundation (EFF). Consulenza legale è stata offerta a tutti quei blogger capitati nelle grinfie del patent troll che salverà il giornalismo a suon di denunce e patteggiamenti.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
2 set 2010
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