FCC: niente wireless gratuito per gli USA

FCC: niente wireless gratuito per gli USA

La commissione chiude definitivamente le porte all'ambizioso obiettivo di una connessione a Internet gratis per tutta la nazione. Per la net neutrality, poi, occorre attendere nuovi pareri
La commissione chiude definitivamente le porte all'ambizioso obiettivo di una connessione a Internet gratis per tutta la nazione. Per la net neutrality, poi, occorre attendere nuovi pareri

Il sogno era quello del provider M2Z, e contemplava la “cablatura” dell’intero Nordamerica via connessioni wireless gratuite a 1 megabit. Ma l’ambizioso obiettivo dell’azienda si è dovuto scontrare con il “niet” categorico della Federal Communications Commission , la quale ha respinto definitivamente al mittente la proposta di una rete di accesso basica a costo zero per tutti i cittadini USA.

Il piano di M2Z prevedeva lo sfruttamento di una frazione dello spettro radio nei 2 GHz, la cosiddetta banda “AW-3”. Le connessioni sarebbero state gratuite, mentre M2Z avrebbe coperto i costi con l’integrazione di advertising durante la navigazione e il subappalto di parti dello spettro per utilizzi commerciali.

E invece nulla di fatto: il giudizio negativo di FCC ha accuratamente trascurato le tante, potenziali ricadute positive di una rete realmente gratuita disponibile a un’intera nazione stabilendo l’insufficienza della banda massima idealmente offerta da M2Z nell’ambito del molto più moderno e ambizioso – e per alcuni velleitario – National Broadband Plan .

Alla FCC poco importa che il megabit di M2Z avrebbe con tutta probabilità limitato il perdurante proliferare di connessioni commerciali “premium” dei carrier concorrenti, e non a caso i suddetti carrier hanno accolto favorevolmente la bocciatura del piano da parte della commissione di Capitol Hill.

Il prossimo capitolo che coinvolge FCC nella discussione sulla rete telematica statunitense riguarda la net neutrality, o meglio la proposta di “neutralità” avanzata da Google e Verizon che tanto sta facendo discutere in queste settimane. Per quella i funzionari di FCC hanno ancora bisogno di tempo e di nuovi pareri per rifletterci su .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
2 set 2010
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