HTC G2, Android blindato

HTC G2, Android blindato

Un nuovo telefonino androide contiene la sorpresa di un sistema di protezione pensato per ripristinare il software di sistema originale al riavvio in caso di manomissione o jailbreak
Un nuovo telefonino androide contiene la sorpresa di un sistema di protezione pensato per ripristinare il software di sistema originale al riavvio in caso di manomissione o jailbreak

Android, il sistema operativo di Google prono ai rootkit software , potrà d’ora in poi vantare il primato di OS mobile più blindato in assoluto. Si parla ancora di un “rootkit”, ma in questo caso il codice di controllo risiederebbe direttamente nell’hardware e sarebbe fornito direttamente dal produttore dello smartphone. Lo scopo? Rendere la vita impossibile a ogni tentativo di jailbreak e “manomissione” delle impostazioni di fabbrica.

Il rootkit hardware per Android sarebbe stato individuato da alcuni modder alle prese con G2, il nuovo smartphone androide sviluppato da HTC e messo in vendita (negli States) in questi giorni dal carrier T-Mobile . I modder hanno provato a modificare il sistema operativo ma si sono accorti, una volta riavviato il dispositivo, che tutte le modifiche erano state annullate da un vero e proprio “hard reset”.

HTC G2 sarebbe dunque il primo telefonino impossibile da modificare ? La speculazione corre rampante, gli esperti ipotizzano quale possa essere il meccanismo DRM implementato in questo caso (firmware che riscrive le modifiche in “/system” al riavvio?) e i siti di news più schierati parlano di un vero e proprio rootkit progettato per distruggere la libertà di utilizzo dei gadget digitali con la scusa della sicurezza.

Certo la scelta di T-Mobile ha molto senso dal punto di vista commerciale , perché con l’implementazione di una simile protezione in hardware il carrier si assicurerebbe un controllo pressoché totale sull’ecosistema del suo smartphone e inibirebbe la pirateria delle app.

Dopotutto Android ben si presta a questo genere di abusi nonostante la sua natura open, basti pensare al famigerato DROID X di Motorola, al suo chip-kamikaze eFuse e alle sue applicazioni forzate impossibili da eliminare. Qualora il G2 di HTC dovesse rivelarsi realmente impermeabile al modding, agli utenti più sensibili ai temi della “openness” non resterebbe che rivolgersi ai prodotti della concorrenza.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
7 ott 2010
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