Apple, un brevetto che sbigottisce

Apple, un brevetto che sbigottisce

Una tecnologia per inibire il sexting tra gli utenti iPhone. Un'idea pensata anche per facilitare l'apprendimento delle lingue straniere
Una tecnologia per inibire il sexting tra gli utenti iPhone. Un'idea pensata anche per facilitare l'apprendimento delle lingue straniere

Il sexting, lo scambio di messaggi a sfondo erotico, ha ora un nuovo nemico che si aggiunge agli accademici contrari ai neologismi più arditi e ai puritani più incalliti: si tratta del brevetto 7814163 . E lo ha ottenuto Apple.

Dopo il manifesto di Steve Jobs contro (anche la più vaga) pornografia del Web, e il suo conseguente bando dalle app scabrose dai dispositivi mobile con la Mela, Apple si prepara ad un nuovo colpo nella personale guerra ai contenuti pruriginosi: si tratta di un brevetto che punta a filtrare i messaggi testuali da contenuti ritenuti “offensivi” .

Depositato nel 2008 e ora concesso , il brevetto, che copre “il sistema, gli strumenti e i metodi” per questo tipo di controllo, vuole rappresentare una sorta di parental control ( per bloccare , per esempio, eventuali messaggi a contenuto sessuale o volgare dei pargoli) conformemente, si legge, alla normativa vigente in materia, o per servizi che aiutino l’apprendimento di una lingua straniera (per esempio imponendo che una determinata email contenga specifiche parole straniere).

Ma il funzionamento si piega a logiche meno univoche, evocando scenari più propriamente configurabili come censura e controllo delle comunicazioni: il sistema permette sia di bloccare gli eventuali messaggi contenenti le parole proibite, sia di sostituirle automaticamente in fase di trasmissione.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
13 ott 2010
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