Trimestrale, Apple sempre più su

Trimestrale, Apple sempre più su

Il fatturato e l'utile più alti di sempre per Cupertino. E Steve Jobs gongola sparando a zero sugli avversari. All'appello, per un successo completo, manca solo un iPad best-seller
Il fatturato e l'utile più alti di sempre per Cupertino. E Steve Jobs gongola sparando a zero sugli avversari. All'appello, per un successo completo, manca solo un iPad best-seller

I risultati finanziari del trimestre conclusosi il 25 settembre permettono ad Apple di segnare un nuovo record: il fatturato arriva per la prima volta a toccare quota 20,34 miliardi di dollari (con un balzo del 67 per cento rispetto ai 12,21 miliardi del trimestre corrispettivo del 2009), una cifra superiore alle previsioni di Apple (che parlavano di 18 miliardi di dollari).

Numeri esaltanti che però non sono stati premiati da Wall Street: le azioni hanno segnato un meno 7 per cento negli scambi successivi alle comunicazioni di bilancio , nonostante l’aspettativa degli investitori si limitasse a predire 18,65 miliardi di dollari di fatturato.

Questa è stata forse l’unica nota stonata della trimestrale, innescata probabilmente da un ridotto margine lordo (è stato del 36,9 percento rispetto al 41,8 percento registrato nello stesso trimestre di un anno fa) dovuto in parte ai margini inferiori di iPad e in parte al probabile aumento dei costi di produzione del nuovo iPhone. Altra faccenda per la quale vale invece la pena sospendere il giudizio, in attesa di un prossimo trimestre (natalizio) chiarificatore, è un risultato soddisfacente ma leggermente al di sotto delle attese più ottimistiche per iPad.

Per il resto l’ utile netto è arrivato a 4,31 miliardi di dollari (4,64 dollari ad azione): cifre quasi raddoppiate rispetto al settembre 2009 quando si fermava a 2,53 miliardi di dollari (pari a 2,77 dollari ad azione). Inoltre, tutti i prodotti, tranne iPod (l’unico a segnare un calo, con 9,05 milioni di lettori venduti che significano meno 11 per cento rispetto al 2009), sono in crescita.

3,89 milioni di computer Mac sono stati acquistati (più 27 per cento rispetto al 2009); 14,1 milioni di iPhone (91 per cento in più rispetto al quarto trimestre 2009 e superando anche RIM ferma nell’ultimo quarto a 12,1 milioni di dispositivi) che valgono per il 43 per cento del fatturato di Cupertino. E sono 4,19 milioni gli iPad venduti da Cupertino, cifra che supera, dunque, anche la vendita di Mac (tuttavia con margini ancora inferiori). Secondo alcuni analisti , peraltro, con i tablet si sarebbe potuto fare di più se si fosse riuscita ad aumentare la produzione (motivo che consiglia prudenza nell’analisi di questo risultato).

L’indiscusso successo del nuovo prodotto, peraltro, lascia ora lo spazio solo al dibattito circa la sua catalogazione sul mercato: dal fatto se sia da da annoverare o meno come PC dipende il piazzamento più o meno alto di Apple nella classifica del settore.

“Siamo elettrizzati dai risultati e dalla solidità del nostro business, che ha generato quasi 5,7 miliardi di dollari in liquidità” ha affermato Peter Oppenheimer, CFO di Apple. “Guardando avanti al primo trimestre dell’anno fiscale 2011, ci attendiamo un fatturato di circa  23 miliardi di dollari e un utile per azione diluita di circa 4,80 dollari.” Gli analisti, calcolando la coincidenza con la stagione natalizia, chiedono invece un profitto di almeno 5,03 dollari per azione.

“Siamo incredibilmente soddisfatti” ha commentato Steve Jobs che ha fatto un’incursione a sorpresa durante la presentazione del bilancio , forse per omaggiare il traguardo dei 20 miliardi di fatturato. Per il CEO è stata peraltro l’occasione per attaccare quello che in questo momento è considerato l’avversario principale: Google. Su Android in particolare : “Pensiamo sia veramente frammentato e che lo diventi ogni giorni di più”. Mentre con iPhone tutti i dispositivi funzionano alla stessa maniera. Non sarebbe, dunque, aperto contro chiuso a contare agli occhi degli utenti, ma integrato contro frammentato .

E sfida anche a RIM: “L’abbiamo superata e non vedo come possano raggiungerci nell’immediato futuro – ha detto – credo sia una sfida per loro creare una piattaforma che possa competere con le 300mila app di iPhone”.

Parole di fiele, infine, per i possibili avversari di iPad: scetticismo circa la possibilità che effettivamente ne arrivino molti a breve sul mercato, e critiche per chi continua a parlare di schermi a sette pollici , scelta che renderebbe scomodo il touchscreen. Per lo stesso motivo il tablet con la mela non scenderà sotto quota 10 pollici.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
19 ott 2010
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