Android, più pubblicità di iPhone

Android, più pubblicità di iPhone

Almeno sul circuito Millennial Media, che genera maggiori profitti sull'OS di Google. iOS resta il leader, ma tra gli smartphone spadroneggia Android
Almeno sul circuito Millennial Media, che genera maggiori profitti sull'OS di Google. iOS resta il leader, ma tra gli smartphone spadroneggia Android

Millennial Media ha rilasciato gli ultimi dati relativi alla sua rete di advertising mobile: e ha annunciato, con riferimento ai dati relativi a settembre 2010, il sorpasso dei dispositivi con Android rispetto agli iPhone per quanto riguarda la spesa in advertising effettuata tramite il proprio network.

Il dato della piccola società di advertising, che afferma tuttavia di aver a disposizione il maggior numero di dati di qualsiasi società terza per quanto riguarda l’advertising mobile degli Stati Uniti, è più difficilmente interpretabile se comparato a quello relativo alle impression generate dalla piattaforma di Millennial e che vede il sistema operativo iOS utilizzato nel 46 per cento dei casi e Adroid solo 29 volte su cento: fatto che sembrerebbe contraddire la diversa conclusione venuta fuori dal calcolo del profitto.

Nel primo caso , tuttavia, iPhone, iPad e iPod Touch sono abbinati nel calcolo del market share, nel secondo, invece, si guarda esclusivamente ai sistemi operativi per gli smartphone.

Per quanto riguarda i modelli maggiormente utilizzati nella sua rete di advertising, dopo iPhone (usato nel 19,28 per cento dei casi) risulta esserci Droid di Motorola, usato il 9,66 per cento delle volte.

Accanto al sorpasso degli smartphone Android, dai dati della rete di advertising spicca anche il ruolo di iPad : i profitti derivanti da questa piattaforma sono infatti cresciuti del 316 per cento rispetto alla precedente trimestrale.

I dati di Millennial, oltre che per le sue piccole dimensioni, vanno prese con le molle, tuttavia, anche per il ruolo che presumibilmente svolge la nuova piattaforma di advertising di Cupertino, iAd, sui dispositivi di casa e soprattutto la macchina da guerra dell’advertising di Google.

Claudio Tamburrino

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 21 ott 2010
Link copiato negli appunti