Yahoo!, risultati così così

Yahoo!, risultati così così

Il rapporto trimestrale non entusiasma. I progressi ci sono, ma gli azionisti non sono contenti e cominciano a chiedere la testa del CEO Carol Bartz. Prima o poi voleremo, promette lei
Il rapporto trimestrale non entusiasma. I progressi ci sono, ma gli azionisti non sono contenti e cominciano a chiedere la testa del CEO Carol Bartz. Prima o poi voleremo, promette lei

Yahoo! ha consegnato ad analisti e azionisti il suo consuntivo trimestrale, con risultati non dissimili da quelli resi pubblici nel fine trimestre precedente . Crescono i ricavi e gli utili, ma si tratta di incrementi ridotti , mentre le promesse di Carol Bartz fanno i conti con una ripresa lenta e un ritorno problematico – e non certo garantito – ai fasti degli anni passati.

Stabilità e crescita a piccoli passi sono le parole d’ordine evidenziate dal CEO Yahoo! durante la presentazione dei risultati finanziari: le entrate complessive crescono di un 2 per cento e arrivano a 1,6 miliardi di dollari, mentre i guadagni netti sono raddoppiati arrivando a 396 milioni di dollari o 29 cent per azione.

Ma il segno più sui ricavi non basta a soddisfare i famelici palati della giungla finanziaria statunitense, così come non è sufficiente l’incremento del 17 per cento negli introiti provenienti dall’advertising visuale – in questo caso i guadagni vengono bilanciati dalle perdite nel comparto dell’advertising (con)testuale.

Bartz concede alla platea che il grosso del lavoro da fare in Yahoo! è nel futuro prossimo: “Prima cammini, poi corri, poi voli” dice il CEO, impegnato sin dall’inizio della sua investitura (due anni fa) a rimettere sulla giusta strada una net company con un enorme patrimonio di utenza (630 milioni di visitatori unici al mese) e il bisogno disperato di ottimizzare l’esperienza utente assieme all’incremento dei ricavi.

Yahoo! cresce, certo, ma lo fa troppo lentamente e gli investitori (per non parlare degli azionisti) sarebbero pronti a dare il via all’ ennesima scalata all’acquisto della società . Dopo lo storico accordo con Microsoft per il search e l’advertising, il nuovo candidato a un accordo di fusione/acquisizione con Yahoo! è America OnLine (AOL).

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
20 ott 2010
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