MPAA: samurai alla caccia del P2P

MPAA: samurai alla caccia del P2P

Quella del file sharing illecito rappresenta un'epidemia da debellare rapidamente. Almeno secondo il presidente di MPAA, che ha invitato le autorità giapponesi ad introdurre un regime di avvertimenti e disconnessioni
Quella del file sharing illecito rappresenta un'epidemia da debellare rapidamente. Almeno secondo il presidente di MPAA, che ha invitato le autorità giapponesi ad introdurre un regime di avvertimenti e disconnessioni

Un’epidemia . Così ha parlato il presidente della Motion Picture Association of America (MPAA) Bob Pisano, scegliendo l’espressione a suo dire più opportuna per descrivere il file sharing illecito. Un’epidemia che andrebbe dunque fermata al più presto grazie all’unica cura davvero efficace: la disconnessione degli scariconi .

“Rallentare la diffusione della malattia”. Così ha continuato Pisano, di recente intervenuto nel corso dell’ultima edizione del festival del cinema di Tokyo. Davanti ad una platea formata da autorità, registi e rappresentanti dell’industria di settore, il presidente di MPAA ha sottolineato come il Giappone debba adeguarsi ai principi sanciti dalla ben nota dottrina Sarkozy .

Ovvero a quel regime già implementato in terra francese che prevede l’estromissione degli utenti dalla Rete dopo tre avvisi relativi all’avvenuta violazione del copyright. Pisano ha però sottolineato come al problema del P2P non possa essere giustapposto un approccio legislativo unico, evidentemente indifferente alle diverse estrazioni culturali dei vari paesi.

Quello che invece dovrebbe risultare unico – almeno secondo Pisano – è lo sforzo globale dei vari governi per debellare efficacemente la “malattia della condivisione illecita dei contenuti”. Uno sforzo che il Giappone potrebbe compiere in concomitanza con l’avvenuta revisione legislativa dei principi a tutela del diritto d’autore, già scagliatisi contro attività come il caricamento e la conseguente distribuzione selvaggia di opere online .

Da questo punto di vista, c’era già stata una sorta di santa alleanza dei vari provider giapponesi con l’obiettivo di tagliar fuori dalla Rete i netizen che violassero la legge. Senz’alcun appello. Nel frattempo, c’è chi ha sottolineato come le parole di Pisano siano del tutto sfacciate, soprattutto alla luce del fatto che l’industria ha visto crescere del 30 per cento in cinque anni la vendita globale dei biglietti.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 25 ott 2010
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