Donne, è arrivato Street View!

Donne, è arrivato Street View!

Stando al Garante della Privacy Pizzetti, le auto di Google dovranno rendersi meglio visibili e comunicare giorni prima il proprio passaggio
Stando al Garante della Privacy Pizzetti, le auto di Google dovranno rendersi meglio visibili e comunicare giorni prima il proprio passaggio

“Abbiamo ricevuto proteste persino da amministrazioni locali. Non c’è nessun dubbio che Street View possa rappresentare uno strumento molto utile nel settore turistico, permette di vedere le località di vacanza, aiuta a scegliere e ad organizzare un viaggio. Ma è anche vero che può essere eccessivamente invadente nella vita dei cittadini e dunque bisogna stabilire alcune regole”. Così ha parlato il Garante della Privacy Francesco Pizzetti, ad annunciare i principali dettagli di un nuovo provvedimento per contenere i rischi di sconfinamento del noto servizio di mappatura delle strade di Google. Le scorribande on the road delle auto di Street View dovranno dunque essere regolamentate, all’interno di un provvedimento a tutela della privacy che andrebbe di fatto a costituire un precedente in Europa.

Una serie di regole che tutte le googlecar dovranno rispettare sul territorio del Belpaese, in modo da preservare la privacy di milioni di cittadini. In primis, quella che obbligherebbe le vetture di Google a farsi riconoscere in maniera evidente , al di là del tradizionale impianto fotografico posto in cima al tetto. Il Garante ha parlato di appositi cartelli o adesivi ben visibili alla popolazione .

Seconda regola, quella relativa alla pubblicazione sul sito ufficiale dell’azienda delle informazioni circa le varie località che verranno visitate dalle googlecar . E questa comunicazione dovrà avvenire tre giorni prima del passaggio delle auto nelle varie regioni, diffusa inoltre su almeno due quotidiani locali e un’emittente radiofonica .

Pizzetti ha inoltre sottolineato come non basti offuscare i visi delle persone catturate dall’occhio fotografico di Street View. “Si può comunque riconoscere chi viene ripreso dagli abiti, dagli accessori, da indizi sintomatici che rendono evidente l’identità delle persone”. Come quel marito beccato a Napoli ad affacciarsi ad una finestra non sua. Ricevuto il benservito dalla moglie, l’uomo si era appellato proprio al Garante.

E l’Authority del Belpaese ha deciso di applicare il tradizionale Codice della Privacy alle policy di trattamento dei dati da parte di Google. Gli strumenti utilizzati dal servizio Street View sarebbero di fatto operanti sul suolo italiano. L’azienda di Mountain View dovrà inoltre nominare un suo rappresentante al quale possano rivolgersi i cittadini per la tutela dei propri diritti.

C’è tuttavia chi ha sottolineato come queste nuove misure possano rivelarsi inefficaci. La comunicazione di Google potrebbe infatti escludere tutti quei cittadini che non consultano regolarmente il sito web dell’azienda, né leggono quei due precisi quotidiani locali o ascoltano quella determinata emittente radio.

Nel frattempo BigG ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al provvedimento annunciato da Pizzetti. “Abbiamo un dialogo costante con l’Autorità e continueremo a rispondere alle loro domande e confrontarci con loro come abbiamo fatto sino ad ora”.

“Tra l’altro – spiega Google – ci sono già numerosi strumenti che utilizziamo per informare i cittadini attraverso video, ma anche notizie su dove si trovano i veicoli che effettuano le riprese di Street View”. Secondo i dettagli del provvedimento – ovviamente in caso di violazione delle nuove regole – la Grande G rischierebbe sanzioni pecuniarie tra 30mila e 180mila euro .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
25 ott 2010
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