Digg arretra e ne licenzia 25

Digg arretra e ne licenzia 25

L'obiettivo è tentare di riportare la società alla redditività entro metà del 2011. Facebook e Twitter i principali colpevoli del declino
L'obiettivo è tentare di riportare la società alla redditività entro metà del 2011. Facebook e Twitter i principali colpevoli del declino

Digg, il noto sito di social bookmarking, non gode propriamente di ottima salute e annuncia pubblicamente un nuovo ridimensionamento del personale . La notizia non sembra stupire molto se si considera che, già nel mese di maggio, l’allora CEO Kevin Rose aveva licenziato il 10 per cento dei dipendenti e che ad agosto di quest’anno , dopo i cambiamenti attuati dal sito con la versione 4, molti utenti si erano lamentati del nuovo design e di alcune opzioni, ritenute fondamentali, che si era deciso di eliminare.

La nuova reincarnazione di Digg si era mostrata subito un insuccesso, tanto da portare Matt Williams a scusarsi pubblicamente per gli errori commessi e a ringraziare gli stessi utenti ricordando loro l’importanza per la crescita del sito. La competizione con Facebook e con Twitter , inoltre, si è andata ad aggiungere ai problemi già esistenti e ha incrementato il forte calo degli iscritti. Alcuni dati statistici mostrano come nel solo mese di settembre vi sia stato un calo di oltre due milioni di utenti . Evidente come lo strapotere dei due siti appena citati abbia comportato il lento declino dell’allora principale sito di social news. La possibilità di indicare i contenuti che “piacciono” tramite il social network più visitato al mondo ha inciso molto sullo sviluppo e sulla natura stessa di Digg, che per sopravvivere è stato costretto a ridimensionare per la seconda volta il personale.

I tagli dei dipendenti, che sono stati annunciati dalla società , interessano il 40 per cento del personale e ufficializzano, dopo mesi di sole ipotesi da parte di internauti e di esperti del settore, la situazione gravosa in cui naviga la società.

Secondo le dichiarazioni del CEO Matt Williams, ex dirigente di Amazon, i licenziamenti dei 25 dipendenti sono necessari affinchè la società possa raggiungere la redditività entro la metà del 2011 . “Per raggiungere i nostri obiettivi, dobbiamo fare qualche passo difficile. Il fatto è che la nostra azienda ha una velocità di combustione che è troppo alto”. Questo è quanto scritto da Williams in una email al personale, che ha postato sul blog di Digg. “Abbiamo considerato tutte le possibili opzioni – ha continuato – per la riduzione, dagli stipendi ai costi fissi. Il risultato è che, oltre a ridurre molti dei nostri costi operativi, ho preso la decisione di ridimensionare il nostro personale da 67 a 42 persone”.

Il sito, inoltre, ha perso anche il suo responsabile delle entrate, Chas Edwards, che ha deciso di dimettersi dalla posizione per unirsi alla piattaforma pubblicitaria Pixazza , e il CFO e responsabile delle risorse umane John Moffett che ha lasciato la società dopo cinque anni di lavoro.

Sono solo ricordi i giorni in cui l’allora dirigente e fondatore Kevin Rose partecipava alle conferenze stampa per discutere delle novità in arrivo per il sito o per annunciare la richiesta di nuovo personale da aggiungere al centinaio già assunto. E sono ancor più lontanti i tempi in cui Rose posava sorridente sulla copertina di BusinesWeek sottolineando come il sito in poco tempo fosse diventato il più cliccato del web.

Raffaella Gargiulo

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Pubblicato il 26 ott 2010
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