Avieri, attenzione ai social network

Avieri, attenzione ai social network

Preoccupazioni dell'Air force USA per l'uso dei social network da parte delle forze aeree. Sotto accusa la geolocalizzazione che rischia di minare la segretezza
Preoccupazioni dell'Air force USA per l'uso dei social network da parte delle forze aeree. Sotto accusa la geolocalizzazione che rischia di minare la segretezza

“Attenzione ai social network”. Non è la prima volta che ci si trova di fronte a tale raccomandazione. Ma questa volta a lanciare l’allarme è l’ Air Force USA , che mostra di avere serie preoccupazioni per l’uso dei social network da parte dei soldati dell’aviazione militare statunitense che, disponendo di dispositivi smartphone o BlackBerry e navigando in Rete, inavvertitamente, potrebbero rivelare la loro posizione al nemico .

La comunicazione mette in luce le preoccupazioni legate all’impiego delle nuove tecnologie a causa di alcune nuove applicazioni che potrebbero mostrare al nemico l’esatta posizione dei soldati, in particolare quando sono operativi in zone di guerra. Nell’avviso l’Air Force ha dichiarato che “l’uso sconsiderato di questi servizi da parte degli aviatori può avere conseguenze devastanti per la sicurezza e la riservatezza delle missioni”. Allertata dai rischi potenziali dei servizi di geolocalizzazione, l’Air Force ha inviato il comunicato anche ai comandanti con la raccomandazione di diffondere il più possibile il messaggio.
L’uso avventato di tali siti, in particolare quelli ad essere incriminati sono Facebook, Foursquare, Gowalla e Loopt, che permettono di localizzare l’utente nel momento in cui si connette, potrebbe aver fatto fallire operazioni di sicurezza e aver determinato implicazioni per la violazione della privacy.

I servizi di localizzazione geografica come Foursquare o Facebook hanno risposto a queste accuse sostenendo che essi forniscono una segretezza più che ampia tramite varie impostazioni di protezione, e che è nelle mani dell’utente scegliere di effettuare un accesso pubblico piuttosto che limitato ad un gruppo di amici fidati.

Il Dipartimento della Difesa, in passato, aveva preso in considerazione l’alternativa di vietare l’uso dei social network ai militari, ma questa strategia venne abbandonata quando venne preso in considerazione il rovescio della medaglia: ovvero che questi utlimi avrebbero favorito la raccolta di preziose informazioni, e che rappresentavano un ottimo strumento di comunicazione (anche personale dei soldati con le famiglie).

Messo difronte agli stessi pericoli – secondo quanto riportato da Associated Press – la prossima settimana l’Esercito USA, che oggi conta circa 95mila soldati in Afghanistan e altri 50mila in Iraq, prevede di inviare un messaggio simile a quello dell’Air Force.

Raffaella Gargiulo

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 19 nov 2010
Link copiato negli appunti