Opera 11, ritorno al desktop (in beta)

Opera 11, ritorno al desktop (in beta)

Il browser norvegese si esibisce con una prima versione test. Ora si può navigare con le schede organizzate in pile, pienamente supportati dalle estensioni
Il browser norvegese si esibisce con una prima versione test. Ora si può navigare con le schede organizzate in pile, pienamente supportati dalle estensioni

Anteprima pubblica per l’undicesima incarnazione del browser Opera, dedicato questa volta ai computer. La casa norvegese si allinea a Firefox, Chrome e Safari introducendo l’uso delle estensioni per ampliare le sue possibilità. Nella lista delle migliorie anche una nuova versione del motore di rendering (Opera Presto 2.6.37), una guida per le gesture eseguibili col mouse e un’interfaccia dal trucco parzialmente rifatto.

Da questo momento, gli sviluppatori di terze parti potranno estendere le funzionalità del browser e creare nuovi componenti aggiuntivi utilizzando le API specifiche o gli standard aperti (HTML 5, CSS e JavaScript). Per celebrare in maniera adeguata l’arrivo di questi addon gratuiti, che non richiedono neppure il riavvio del browser dopo l’installazione, è stato anche inaugurato un catalogo ufficiale, diviso per generi e compatibilità.

La nuova funzione Tab Stacking rivoluziona l’organizzazione della navigazione, e tornerà utile soprattutto a chi tiene tante schede aperte contemporaneamente. È ora infatti possibile trascinare le schede una sopra l’altra e impilarle per creare dei gruppi ordinati. Per visualizzare il contenuto dei livelli di uno stack basterà un passarci sopra col mouse, mentre con un semplice click la pila verrà nuovamente espansa.

A proposito di mouse, va detto che Opera 11 torna a puntare forte sulle tipiche “scorciatoie”. Tenendo premuto il tasto destro sopra la pagina, è possibile richiamare una guida che illustra le mosse speciali (e le sotto-mosse) utilizzabili per navigare col mouse spostandosi avanti e indietro tra le pagine, senza toccare altro.

Le modifiche all’interfaccia includono un restyling al client di messaggistica integrato nel browser e un nuovo modo di mostrare gli indirizzi web nell’apposita barra. Alla maniera di Chrome, Opera 11 nasconde ora la parte iniziale del link, riferita al protocollo, e snellisce la coda nascondendo le confusionarie stringhe delle pagine dinamiche. In pratica , viene mantenuto il focus soltanto sulla parte più importante del dominio visitato: quella che dovrebbe aiutare ad identificare un sito sicuro da una pagina truffaldina.

La beta di Opera 11 è disponibile per Windows, GNU/Linux e Mac OS X: al momento l’inglese è l’unica lingua contemplata.

Roberto Pulito

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Pubblicato il
25 nov 2010
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