Google Editions freme

Google Editions freme

Rinviato da luglio, il servizio dovrebbe entro l'anno far esordire Mountain View nel mercato degli ebook
Rinviato da luglio, il servizio dovrebbe entro l'anno far esordire Mountain View nel mercato degli ebook

Google sembrerebbe pronta all’esordio ufficiale nei libri digitali: Google Editions, nell’aria già nel 2009 e annunciato a maggio , dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno negli Stati Uniti e dal prossimo nel resto del mondo. A dirlo la portavoce Jeannie Hornung.

Mentre il progetto di digitalizzazione di tutti i libri del mondo di Google è stato rallentato da vicissitudini legali , ora Mountain View punta a competere con gli store digitali di Amazon (Kindle Store che dovrebbe detenere ancora tra il 65 e l’80 per cento del mercato) e di Apple (iBook Store) con un nuovo canale distributivo per gli editori di ebook.

Lo slogan che accompagna l’iniziativa è “compra ovunque, leggi ovunque”. Per questo niente online store, solo acquisti via browser, e l’appoggio dei materiali sui server Google , dove verranno mantenuti i contenuti degli utenti anche dopo l’acquisto (niente download): ovunque e sempre, insomma, se dotati di una connessione.

Proprio questo diverso tipo di transazione (più paragonabile ad uno streaming che ad un acquisto vero e proprio) dovrebbe permettere ] a Mountain View di ottenere diverse condizioni di ripartizioni dei profitti con gli editori, potendo così offrire prezzi più bassi.

Su questo punto tuttavia non sono disponibili ancora particolari più precisi di quanto si era detto in primavera (piena libertà su prezzi e condizioni di licenza data agli editori) così come sugli editori coinvolti fin dall’inizio. Si parla di una base di partenza di 550mila titoli, nessuna nuova uscita, insomma, ma quelli di Google Book Search (volumi per cui gli editori hanno prima depositato una denuncia, poi sottoscritto un accordo con Mountain View). Gli indipendenti sono poi indicati come possibili primi protagonisti dal momento che non hanno uno store e un device dedicato (come Barnes&Noble, Borders e Amazon) e che il nuovo servizio di BigG dovrebbe sbarcare anche sulle loro pagine Web , collegandoli in the cloud a Mountain View.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il 1 dic 2010
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