Il Wi-Fi contagia anche l'Italia

Il Wi-Fi contagia anche l'Italia

Dal 15 giugno ci si potrà connettere a 60 hot spot che diventeranno 200 entro l'anno, firmati naturalmente dall'operatore dominante. L'annuncio dopo il varo del decreto sul wi-fi. Le danze si aprono o son già chiuse?
Dal 15 giugno ci si potrà connettere a 60 hot spot che diventeranno 200 entro l'anno, firmati naturalmente dall'operatore dominante. L'annuncio dopo il varo del decreto sul wi-fi. Le danze si aprono o son già chiuse?


Roma – Tenuta nel cassetto fino a ieri, è giunta da Telecom Italia subito dopo il varo del decreto del ministero delle Comunicazioni sul wi-fi in Italia un’offerta che punta a mettere da subito la maggiore distanza possibile tra l’incumbent e gli operatori concorrenti.

Dopo il via libera alla creazione di aree delimitate in cui possa essere offerta la connettività a banda larga wireless, Telecom Italia ha annunciato che dal prossimo 15 giugno fino al 30 settembre tutti i propri clienti broad band potranno accedere gratuitamente al wi-fi in ambiente pubblico. Dal primo ottobre saranno proposte due diverse forme di abbonamento, uno giornaliero e uno mensile.

I clienti interessati sono quelli dei servizi Alice, Smart e Hyperway, che potranno sfruttare le installazioni wireless che Telecom Italia ha posizionato e posizionerà insieme ai suoi partner in aeroporti, stazioni ferroviarie, porti turistici, hotel, università, stadi, centri congressi, bar e ristoranti.

“Attraverso un PC portatile o un palmare – sottolinea Telecom – si potrà navigare in internet ad una velocità fino a 10 Mbps”.

A giugno Telecom Italia prevede che i siti coperti dal servizio raggiungeranno quota 60 ed entro la fine dell’anno si dovrebbe superare quota 200. Tra le location già attive, Telecom segnala: lo Stadio Olimpico di Roma, lo Stadio del Tennis del Foro Italico, gli aeroporti di Fiumicino, Linate, Malpensa, Verona e alcune Università. A breve il servizio sarà disponibile anche negli aeroporti di Genova e di Venezia, nelle sale dei club Eurostar di alcune fra le principali stazioni ferroviarie e in altre strutture alberghiere oltre a quelle dove il servizio è già disponibile.

Per sfruttare il servizio si deve dotare il portatile o il palmare di una scheda wi-fi. Con quella si può accedere alla rete wi-fi di Telecom Italia in qualsiasi “hot spot” inserendo nome utente e password.

Sul sito del 187 dal 15 giugno Telecom pubblicherà tutte le informazioni pratiche sul servizio.

Di seguito una breve panoramica sul decreto firmato dal ministro delle Comunicazioni con le caratteristiche a cui dovranno attenersi i servizi Wi-Fi.


Il punto nodale del decreto sul wi-fi è relativo alla definizione di questo genere di servizi che, fino ad oggi, hanno assunto solo forme “sperimentali”. In particolare si afferma che gli operatori possono offrire liberamente connettività wi-fi al pubblico in aree delimitate presentando una “dichiarazione di attività” che vale come autorizzazione alla fornitura del servizio. Questo significa che dal momento della presentazione della dichiarazione l’operatore può iniziare la fornitura del servizio: una procedura pensata evidentemente per spingere rapidamente alla diffusione di “hot spot” di accesso.

Per aree delimitate nella fornitura del servizio definito di “Radio LAN” si intendono naturalmente aree accessibili al pubblico come stazioni ferroviarie o porti, alberghi, centri studi (università e laboratori), centri congressi, aree di sosta o ristorazione e via dicendo.

Il servizio di Radio LAN potrà essere fornito su banda a 2,4 GHz (2.400,0 – 2.483,5 MHz) e a 5 Ghz (5.150 – 5.350 MHz, 5.470 – 5.725 MHz). In particolare per i 5 GHz si richiede il rispetto di certi parametri di installazione che possano evitare interferenze con altri servizi autorizzati dal Ministero.

Uno degli elementi chiave del decreto è l’articolo 6, dove si parla delle misure di sicurezza relativamente alle reti wi-fi. Gli operatori che offriranno il servizio, infatti, dovranno garantire, tra le altre cose, “la sicurezza delle operazioni di rete, il mantenimento dell’integrità della rete, l’interoperabilità dei servizi nonché la protezione dei dati”. Tra le misure di sicurezza anche “l’adozione di opportuni codici di abilitazione e identificazione per identificare univocamente l’abbonato e verificarne l’abilitazione all’accesso alla rete tramite l’access point”.

Molte cose, comunque, sono demandate all’Autorità TLC che dovrà determinare nello specifico alcuni aspetti procedurali essenziali per la diffusione del wi-fi.

Per studiare il decreto è online questa pagina sul sito del Ministero.

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Pubblicato il
30 mag 2003
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