Copyright, torrentisti sparpagliati

Copyright, torrentisti sparpagliati

Un giudice di Washington ha obbligato lo U.S. Copyright Group a perseguire i netizen in base all'effettiva area di residenza. Sfumato il tentativo di avviare un'azione legale contro un unico blocco di 4500 utenti
Un giudice di Washington ha obbligato lo U.S. Copyright Group a perseguire i netizen in base all'effettiva area di residenza. Sfumato il tentativo di avviare un'azione legale contro un unico blocco di 4500 utenti

Sarà una lista decisamente meno corposa quella che potrà essere presentata in aula dai legali dello U.S. Copyright Group . Circa il 97 per cento delle migliaia di utenti denunciati per violazione del diritto d’autore a mezzo P2P dovrà infatti essere rimosso dal banco degli imputati.

A stabilirlo è stato un giudice di Washington, che ha di fatto stroncato le agguerrite intenzioni della società legale Dunlap, Grubb & Weaver . Il braccio armato dello U.S. Copyright Group aveva deciso di trascinare in aula circa 4500 netizen , tutti responsabili di aver scaricato illegalmente copie di film indipendenti come Far Cry e Grey Man .

Tonnellate di indirizzi IP, raccolte dai signori statunitensi del copyright per una massiva azione legale da svolgersi presso una corte del District of Columbia. Proprio il giudice di Washington ha però bocciato i piani della società legale statunitense, dal momento che solo 140 utenti sarebbero effettivamente residenti nell’area indicata nella causa .

In sostanza , più di 4300 torrentisti non potranno essere processati secondo i parametri giurisdizionali locali. Il giudice ha dunque obbligato i legali dello U.S. Copyright Group ad agire a seconda delle aree di provenienza degli indirizzi IP , di fatto limitando la causa di Washington a 140 utenti.

C’è chi ha subito sottolineato come la decisione del giudice statunitense rischi di mandare in fumo i piani dei detentori dei diritti. Intraprendere diverse azioni legali in diverse aree di residenza rappresenterebbe una strategia troppo dispendiosa. Far causa a 140 utenti alla volta porterebbe ad un dissanguamento economico.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 7 dic 2010
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