Lo smartchip che fermerà il dolore

Lo smartchip che fermerà il dolore

Ricercatori australiani realizzano un impianto tecnologico in grado di controllare e interferire con la trasmissione degli impulsi nervosi del dolore, attraverso la spina dorsale fino al cervello
Ricercatori australiani realizzano un impianto tecnologico in grado di controllare e interferire con la trasmissione degli impulsi nervosi del dolore, attraverso la spina dorsale fino al cervello

Si chiama INS2 ed è, secondo i suoi creatori, la risposta tecnologica più avanzata alle torture quotidiane di chi è costretto ad affrontare emicranie e altre forme di dolori cronici. Realizzato presso il National ICT Australia (Nicta), INS2 si compone di uno “smart chip” che si connette direttamente all’apparato nervoso ed è in grado di monitorare e “disturbare” i segnali veicolati attraverso di esso .

La carta principale che il Nicta intende giocare per promuovere l’adozione di INS2 è rappresentata dalle ridotte dimensioni del dispositivo, non più grande di una capocchia di fiammifero, e dal fatto che la micro-batteria necessaria ad alimentare il microprocessore a cui vanno collegati i chip viene ricaricata via rete wireless.

I singoli smart chip vengono impiantati direttamente all’interno delle terminazioni nervose da controllare: quando il sistema identifica segnali elettrici causati dal dolore, i chip emettono un impulso da 10 Volt che interferisce con le segnalazioni dolorose alleggerendo la corrispondente sensazione acuta trasmessa al cervello.

Microscopico, funzionante senza la necessità di un filo esterno che fuoriesca dal corpo del paziente, INS2 è per i ricercatori australiani il futuro del trattamento di sintomatologie dolorose croniche, dovute a lesioni della spina dorsale, emicranie o altro ancora.

Le autorità locali dicono di essere molto interessate a mantenere sul suolo australiano i brevetti connessi alla tecnologia di INS2, una tecnologia in sviluppo già da due anni e che vedrà realizzarsi i primi test clinici su soggetti umani a partire dal 2011.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
16 dic 2010
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