iPhone, traduzione aumentata

iPhone, traduzione aumentata

Gli stupefacenti algoritmi dell'applicazione Word Lens mettono la realtà aumentata al servizio del traduttore simultaneo. Una nuova arma molto fantascientifica per i turisti "smart"
Gli stupefacenti algoritmi dell'applicazione Word Lens mettono la realtà aumentata al servizio del traduttore simultaneo. Una nuova arma molto fantascientifica per i turisti "smart"

Le applicazioni mobile che giocano con la realtà aumentata possono limitarsi al semplice esercizio di stie ludico, pensato per stupire amici e parenti, o fornire un servizio effettivamente utile alla comunità smartphone. Word Lens per iPhone si pone esattamente a metà, proponendo una traduzione dei testi decisamente “scenografica”, che ha riscosso un successo immediato nello store Apple.

Il programmino semi-gratuito di Quest Visual utilizza l’OCR per riconoscere e tradurre le scritte inquadrate con la fotocamera del melafonino, esattamente come il servizio incluso in Google Goggles , ma in questo caso c’è una magia ulteriore: un fotomontaggio in tempo reale. Il testo immortalato viene infatti tradotto e sovrapposto, automaticamente, a quello originale.

Si tratta di una proposta indirizzata prevalentemente al turista smart , che utilizza l’iPhone come cicerone. Cartelloni pubblicitari, indicazioni stradali, etichette di prodotti e tutte quelle nebulose scritte in cui si può imbattere il viaggiatore vengono filtrate dall’occhio dell’iPhone che le rende immediatamente comprensibili.

Il risultato del ritocco è estremamente pulito, perché loghi ed eventuali disegni non vengono riconosciuti o modificati. Quello della traduzione è definito buono ma attualmente limitato a due soli dizionari (acquistabili per 3,99 euro): Inglese-Spagnolo e Spagnolo-Inglese.

Diversamente da altri traduttori tascabili, Word Lens non ha bisogno di una connessione attiva per scaricare frasi dai server; ma, come tutte le applicazioni che sfruttano la realtà aumentata, è compatibile solamente con gli iCosi più potenti (iPhone 3GS, iPhone 4 e iPod touch di quarta generazione).

Roberto Pulito

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Pubblicato il
20 dic 2010
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