Windows su ARM? Intel se la ride

Windows su ARM? Intel se la ride

Il chipmaker professa baldanza e assicura: la preannunciata compatibilità dell'OS di Redmond con l'architettura standard dei dispositivi mobile non ci fa paura neanche un po'
Il chipmaker professa baldanza e assicura: la preannunciata compatibilità dell'OS di Redmond con l'architettura standard dei dispositivi mobile non ci fa paura neanche un po'

L’ annuncio di Microsoft sulla compatibilità del prossimo Windows con le architetture ARM fa discutere analisti e addetti ai lavori, schierati tra chi preconizza la fine dell’impero Wintel (Windows+Intel) e chi piuttosto offre letture meno drastiche sull’evoluzione del mercato. Intel, dal canto suo, resta ottimista, molto sicura dei propri mezzi e per nulla convinta della presunta superiorità di ARM in ogni scenario applicativo .

Anche se Windows girerà su ARM, Intel non è affatto impressionata: “Volete venire a festeggiare nella nostra cucina sbattendo pentole e posate?” si domanda pleonasticamente il portavoce di Intel Dave Salvator al CES 2011, “Noi abbiamo Sandy Bridge, fatevi avanti”. Salvator cita l’accoppiata CPU+GPU dei Core di seconda generazione come un prodotto ben più che adeguato per affrontare la sfida che ARM si prepara a lanciare al mercato dei PC tradizionali.

D’altronde un Windows su ARM c’è sempre stato, dice il portavoce del chipmaker , e si chiama Windows CE. “Per certi versi – dice Salvator – non si tratta di una novità”, perché “abbiamo avuto Windows su ARM per anni”. E non è esattamente il sistema operativo più potente in circolazione , continua Salvator, così come non è comparabile l’esperienza offerta dal nuovo Windows Phone 7 – anch’esso pensato per girare su un processore ARM con clock minimo da 1 GHz – rispetto a un Windows 7 qualsiasi.

“Se guardi alla complessità del kernel di Windows – dice Salvator – se guardi alle richieste di performance di quel sistema operativo, francamente accetto di buon grado l’annuncio”. In informatica l’efficienza energetica non è tutto, continua il portavoce di Santa Clara, e se ARM ha intenzione di offrire un’esperienza di computing paragonabile a quella di un PC “vero” dovrà introdurre novità architetturali che impatteranno necessariamente sul ridotto consumo di energia elettrica.

“C’è qualche immutabile legge della fisica che dice che se fai cose del genere il tuo numero di transistor tende crescere – spiega Salvator – e così il voltaggio, il calore e il consumo energetico. Così questo miracoloso primato nel risparmio energetico che tutti sembrano attribuire ad ARM svanisce completamente”.

Intel non teme ARM e accoglie con favore l’annunciata compatibilità di Windows con l’architettura, mentre il designer britannico di microchip mette in luce la possibilità – per Microsoft – di crescere nel settore dei MID (smartphone e tablet). “Con Microsoft – spiega al CES il presidente di ARM Tudor Brown – per un po’ di tempo si è trattato più di una questione del quando, non se, e finalmente è arrivato il momento”. “Microsoft ha bisogno di ARM per sperare di avere una possibilità nel settore degli smartphone e dei tablet”, conclude Brown.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
11 gen 2011
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