A Goo.gl spuntano le API : il servizio di URL shortening recentemente lanciato da Google acquisisce nuove funzionalità, e nella fattispecie la capacità di integrarsi con le applicazioni di terze parti e gestire le statistiche di utilizzo da parte degli utenti/amministratori/webmaster che ne fanno uso.
Mettendo a buon frutto le API di interfaccia con Goo.gl, spiegano dal Googleplex , gli sviluppatori avranno la possibilità di implementare meccanismi di “auto-accorciamento” delle URL sui network di Twitter e Buzz, eseguire operazioni cicliche per il monitoraggio delle statistiche d’uso e i percorsi di traffico dei visitatori e altro ancora.
Ma le nuove API sono soprattutto pensate per arricchire il servizio di Goo.gl e renderlo più attraente rispetto a quanto offre la concorrenza, una concorrenza che nel caso di Bit.ly sperimenta crescita di market share e raccolta di investimenti milionari anche grazie alle succitate statistiche di utilizzo previste dagli account “Pro”.
Statistiche e funzionalità aggiuntive a parte, secondo studi indipendenti Goo.gl dovrebbe avere dalla sua una velocità e un’affidabilità superiori agli altri servizi di questo tipo. Google promette inoltre di incrementare la sicurezza generale della tecnologia riducendo il rischio di abuso da parte di malintenzionati e cyber-criminali – una “fauna” sempre più interessata all’impiego dello URL shortening per camuffare ogni genere di link malevolo.
Alfonso Maruccia